lunedì 24 novembre 2014

Stufa e veranda


Trinidad, 22-Novembre-2014

In secca a Power Boats.

Dopo tanto lavoro cominciamo a vedere qualche risultato.
Avevamo programmato un’ estensione dello spray-hood, per ricavare due posticini all’asciutto e al relativo caldo: trovato in cantiere la ‘Superb”, fanno lavorazioni di canvas e riparazioni vele. 
Fatto il preventivo ...tempi di consegna 4 settimane, ok, ok..sulla carta, la processione si è prolungata per 6 settimane e grazie al fatto che un giorno si e anche l’altro mi facevo vedere in negozio e gentilmente spingerli un po’. 
C’è da dire che Shion ha lavorato bene ed è un tipo puntiglioso, quindi alla fine è venuto un bel lavoro. Ora abbiamo la possibilità di chiuderci completamente e avere ...come la chiamiamo noi “la veranda”, un posto dove stare seduti durante le lunghe navigazioni al freddo e anche un posto dove poter togliersi la cerata zuppa e appenderla per farla asciugare. Da fermi è una favola...ora  è da sperimentare in navigazione.

Oggi altro grande successo, finito di montare la stufa a gasolio, con le relative piastre di inox di protezione ai mobili (che mazzo tagliare e rifilare l’inox, e fare i fori con il trapano per i distanziali!), fatto primo test di accensione...oggi avevamo solo 38 gradi in barca, abbiamo quindi deciso che era il giorno giusto per testare la stufaJ .
A parte la fase iniziale di come e dove lanciare il fiammifero nell’alcool per la preaccensione, il resto è andato tutto benissimo, grazie anche ad un video su Youtube che ne faceva vedere tutte le fasi...
Il test è durato una ventina di minuti, prima che ci sciogliessimo come gelati.

Questi sopra naturalmente sono i lavori più grossi e importanti...in mezzo una miriade di lavoretti, Antonella, grazie alla sua laurea in accademia, finita la zincatura della catena si dedica alla verniciatura della tavoletta del WC J  .

Intanto a due metri dalla barca le iguane scorazzano tranquillamente ...alle volte anche sotto la barca senza timori. 

Ora siamo in attesa del pistone idraulico del timone in arrivo dalla Francia, una valvola barometrica per la stufa in arrivo dal Canada, i profili di legno fatti da un amico in Italia (qua sull’isola non c’è traccia di legni chiari...ma solo teak) e dulcis in fundo l’elica a tre pale fisse in arrivo da Taiwan. 

Naturalmente non è che nel frattempo staremo con le mani in mano, stiamo già pianificando gli spostamenti ai Caraibi...dove ci si aspetta una folla da stadio; sembra che una maniera per trovare posti tranquilli sia quella di andare nei posti sopravento...naturalmente questo vuol dire bolinare contro 25/30 nodi di vento. Noi ci proveremo perché di andare in posti come Prikly Bay o Saint George a Grenada non ci va proprio ...altro che Mediterraneo ad Agosto. Siamo però coscienti che troveremo folla dappertutto ...e non pensate che sia una folla di navigatori, sono più che altro i pendolari dei Caraibi, da Dicembre ad Aprile a scorrazzare nei soliti posti, a Maggio/Giugno riportare la barca a Trinidad in secco al riparo dagli uragani, tornare alle proprie casine e così via da 20 anni. Sulle tantissime barche in secca direi che il 99% sono così, pochissime di navigatori, i pochi che si incontrano cercano di sfuggire i Caraibi più velocemente possibile. Noi dobbiamo comunque arrivare a fine Aprile a San Martin, ce la prenderemo quindi con calma ...lo diciamo sempre poi con la barca in acqua maciniamo miglia su miglia … ci sforzeremo di rallentare il più possibile ...ma di sicuro andremo sempre troppo veloci per gli standard dei 99% di pendolari.

Un gran bell’incontro a Chaguaramas, Andrea e Kikka del Mai Stracc, due persone squisite con centinaia di migliaia di miglia navigate, Andrea ha già scritto due libri, ma penso che con tutte le miglia fatte ne potrebbe scrivere altrettanti tranquillamente. Dopodomani partono verso nord, ce ne dispiace un po’ perché era molto piacevole la loro compagnia, ci si rivedrà? Mah  chissà, il mondo sembra sempre tanto grande ma poi le strade si incrociano. Rivisti anche Marcus e Marghy (Island-Key) incontrati a Jacare in Brasile e anche Serge e Charlotte (Yacht Kuaka ) anche loro incontrati in Brasile e rimasti in contatto via e mail.
Naturalmente abbiamo anche incontrato gente sgradevole; non è detto che chi è in giro in barca a vela sia automaticamente una brava persona, anche qui ci sono gli psicopatici o gente con una caterba di problemi personali che si trascinano in giro per il globo. È naturale che si rimanga male quando si incontrano personaggi poco simpatici...ma del resto è la vita, girare pagina e andare avanti senza dare nulla per scontato e stando con occhi e orecchie aperte.

*Nota informativa
Le isole dei Caraibi si dividono in Grandi e Piccole Antille.
Le Grandi Antille sono le grandi isole a Ovest e comprendono Cuba, Jamaica, Haiti, Porto Rico, Repubblica Dominicana e altre.
Le Piccole Antille sono disposte ad arco in verticale con Trinidad &Tobago a Sud e Anguilla e Antigua a Nord.
Grenada è la prima isola a nord di Tobago e San Martin si trova vicino ad Antigua.
Le Piccole Antille sono suddivise a loro volta in Isole di Sopravento (Windward Islands) da Grenada alla Martinica e Isole di Sottovento ( Leeward Island) dalla Dominica alle isole Vergini e oltre- in relazione agli Alisei che durante l’inverno (dicembre- maggio) soffiano con più costanza e forza da  Nord Est rendendo più difficile la navigazione sul versante Est.
La stagione degli uragani va ufficialmente da Giugno a Novembre. La costa venezuelana e le isole vicine rimangono fuori dalla fascia degli Uragani.

L'estensione dello Spray-Hood




Stranizza in secco 




La stufa in fase di montaggio


La stufa montata


 La stufa accesa

 The Head 


Con  Serge e Charlotte 



A cena con Andrea e Kikka, Luca e William  ... italiani a Trinidad.

Mai Stracc alla boa a Chaguaramas









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