sabato 29 novembre 2014

Passanti, passeggeri, vicini e … compagni di viaggio.



La vista e l’incontro con animali in libertà è sempre una bella sorpresa, (a parte la vicinanza con balene e orche) anche perché non ce lo si aspetta.
Quando poi si incontrano animali mai visti la meraviglia è ancora più grande, e più grande è lo stupore di scoprire animali da cortile compiere  grandi imprese.

In Mediterraneo abbiamo avuto uccelli passeggeri che hanno sostato per poche ore su Stranizza, abbiamo avuto la fortuna di incontrare un paio di balene o capodogli e tanti delfini.
I delfini sono sempre una grande gioia, perché, nella maggior parte dei casi, si preannunciano a distanza con salti acrobatici e poi arrivano in gruppo e  ci accompagnano per un po’ giocando sotto la prua.
Solo qualche volta, lungo le coste del Brasile se ne sono stati distanti.

Quando si incontrano uccelli in mezzo all’Atlantico l’evento è ancora più straordinario; di solito cercano un posto per riposarsi per la notte e la difficoltà per loro è atterrare sulla  barca in movimento in una posizione comoda per poi ripartire, ma nello stesso tempo non troppo esposta al vento e non troppo vicina agli umani.

A largo di Salvador, sia all’arrivo che alla partenza, abbiamo incrociato varie balene. 
In realtà non sappiamo esattamente che tipo di balene perchè si vede lo spruzzo, qualche pinna che emerge, a volte la coda, che da l’idea approssimativa delle dimensioni dell’animale.
Una volta siamo rimasti impressionati da uno di questi grossi animali che è emerso in verticale dall’acqua in mezzo a una fontana di spruzzi per poi ributtarsi di schiena in acqua!!!  

Sempre in Brasile  abbiamo visto per la prima volta gli urubu in grande quantità, che da terra sembravano falchi, poi chiedendo in giro, ci hanno detto il nome e cosa fanno,  come dice anche E. Salgari nel Corsaro Nero, sono  piccoli avvoltoi dalle penne tutte nere, incaricati della pulizia delle città dell'America centrale “. 
Infatti li abbiamo visti dappertutto, anche a Trinidad, solo che qui si chiamano in inglese  black vultures.

Durante la navigazione da Cabedelo a Trinidad abbiamo avuto alcuni passeggeri in transitouna sula o sulide ( ce ne sono di vari tipi ) che dopo un lungo volteggio e varie prove prima del tramonto si è assestata sulla Rocna (l'ancora) ed è rimasta fino al mattino.
Poi una coppia di rondini che discutendo animatamente, hanno cercato e provato varie sistemazioni per decidere poi sulla scotta sottovento della trinchetta, anche loro sono rimaste per la notte per poi ripartire all'alba.

Arrivati a Trinidad abbiamo visto da vicino i pellicani che passano spesso sulla baia di Chaguaramas e a volte si fermano sull'acqua nel creek vicino alle barche ( vedi foto).

Per quanto riguarda invece i vicini, al momento ne abbiamo di alquanto bizzarri. 
Vivono di fianco al Roti Shop ( posizione strategica?)  e sono l'attrazione per chi è in fila per ordinare il pasto. Nonostante l'aspetto poco attraente da dinosauro in miniatura, sono innocui e anche tranquilli.

In ultimo, abbiamo conosciuto l'equipaggio di Yvinec, una barca in ferro di un ragazzo bretone che si sta organizzando per  andare in Groenlandia con la sua fedele compagna, la gallina Monique e un amico. Sono apparsi anche su una rivista francese di vela.

Potete seguire le avventure di Monique, Guirec e Jonas su Yvinec sulla pagina di Facebook,
Voyage d' Yvinec.


A seguire le foto:

Balene:










Delfini (da Cabedelo a Trinidad)












Passeggeri....

La sula







Le rondini 






Passanti

Gli urubu... o black vultures....





Il pellicano 









I vicini














Compagni di viaggio...

 La poule Monique....












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