sabato 20 settembre 2025

Casa !!! Dopo sette mesi di navigazioni impegnative.

 By Angelo

Photos by Antonella  

17 settembre 2025  da L' Herbaudière a Port Joinville, Île D’Yeu,  22 miglia.

46 43.6187 N            002 20.8933 W

Dopo un paio di giorni per riprenderci dalla scorsa navigazione, decidiamo di fare ulteriori 22 miglia verso sud per andare nell’isola d’Yeu per accorciare la tratta dell’attraversamento del golfo di Biscaglia e portarla  a 240 miglia.

Prendiamo la giusta corrente per passare il Chenal de la Grise e in un battibaleno entriamo a Port Joinville.

Passiamo dall’ufficio del porto per pagare una notte e poi camminata fino al supermercato, che naturalmente troviamo chiuso per via che il camion che doveva rifornirli non è passato.

C’è un altro supermercato, ma è più lontano e apre tra un' ora e mezza. Decidiamo di utilizzare quel tempo per tornare in barca, farci due penne all’arrabbiata e andare nel pomeriggio tardi per rifornirci di qualche cibaria per la traversata.

Verso sera a gran fatica andiamo al secondo supermercato, per fortuna non rifornito dallo stesso camion e ci approvvigioniamo.

 

18 settembre 2025  da Port Joinville a Gijon,  240 miglia. 11esima traversata di Biscaglia.

43 32.8549 N            005 40.2272 W

La mattina sveglia alle 06:30 col buio, tempo di fare colazione, preparare il letto in dinette per le due nottate che ci aspettano e alle 07:30 molliamo gli ormeggi con le prime luci dell’alba.

Con noi esce anche una barca a vela tedesca che ci seguirà sulla rotta per Gijon.

Il vento rimarrà sempre leggero da direzioni variabili, quindi un grande aiuto del motore. Il mare continua con la sua onda lunga di un paio di metri da ovest, ma essendo quasi al traverso non ci da’ troppo fastidio.

La prima notte, un quartino di luna verso le 4 di mattina, un cielo sereno con miliardi di stelle, anche qualche cadente, il mare "in amore" che al nostro passaggio lascia una scia fluorescente con tanti piccoli circoli che sembrano margherite su un prato, il grande plus è che la notte oltre che bella non è fredda.

Biscaglia è deserta, incroceremo solo un paio di pescatori d’altura a circa 45 miglia dall’arrivo.

Arriviamo a Gijon verso le 08:30 con le prime luci dell’alba e la bruma settembrina, però è una grande emozione arrivare con la Baia di San Lorenzo sulla sinistra e possiamo identificare il palazzo dove abitiamo. Dopo 7 mesi di navigazioni impegnative, ci sembra quasi un sogno.

Entriamo nel marina, c’è il nostro posto al pontile che ci aspetta, in due minuti siamo ormeggiati e finalmente possiamo permettere alla stanchezza di prendere il sopravvento dopo tanta tensione.

Da una parte una gran contentezza, dall’altra un senso di smarrimento che subentra quando si termina un progetto importante.

Prepariamo nel trolley solo la roba deperibile da mangiare, il resto con calma nei prossimi giorni.

Con la testa leggera e le gambe tremolanti ci incamminiamo verso casa, fermandoci un attimo per la foto di rito davanti a “ Las letronas”.

Siamo a casa, tutto è fermo, gran silenzio, tanto spazio, tutto bellissimo, ma in un angolino recondito, manca già il rumore del vento sulle sartie, lo sciacquettio del mare e i continui adattamenti di Stranizza sul mare.

Riusciremo a fare  i bravi cittadini terricoli per un lungo periodo come spesso ci ripromettiamo ?

Domanda da un milione di dollari, ai posteri l’ardua sentenza.

 

 L' Herbaudière

L'Herbaudière, la via principale sul porto e la bandiera che informa del mercato da aprile a settembre.

 

Il rimessaggio della stazione di soccorso, costruita negli anni cinquanta.

L'Herbaudière, sull'isola di Noirmoutier nasce come stazione di vacanza alla fine dell'ottocento per diventare nel secolo scorso il porto in acque profonde dell'isola. Ospita una flotta di pescherecci con un gran mercato del pesce e negli anni '60 '70, con lo sviluppo della navigazione da diporto, il bacino viene allargato e costituisce un punto di passaggio delle barche a vela dalla Bretagna alla Vandea e vicerversa.

Vista del porto dalla passerella sopra al mercato del pesce.






L'ingresso del porto con la bassa marea.



Spiaggia che si affaccia sul golfo. 

17 settembre, partenza all'alba.

 

I due fari dell'isola Le Pilier che delimita il canale de la Grise.


Il campo di eolici al largo dell'isola.



Dall'azzurro al grigio, i mille riflessi del mare.

Da L'Herbaudière decidiamo di partire il mercoledì 17 nonstante il vento contro da Sud, invece del martedî, per evitare i 2 metri e mezzo di onda di risacca da ovest intorno a l'Île d'Yeu.

Siamo tentati di partire direttamente da qui per attraversare Biscaglia, ma abbiamo bisogno di qualche provvista che a L'Herbaudière il piccolo negozio di alimentari non era molto fornito e in più causa il vento forte che ha soffiato initerrottamente per tre giorni, non avevamo dormito molto bene e non ci sentivamo di partire già stanchi con il vento contrario. In navigazione vediamo sull'AIS una barca conosciuta, Yallah, un Ovni 45 nuovo modello incontrato l'anno scorso e con il quale abbiamo fatto un pezzo di "strada" insieme, lui parte e noi arriviamo, ci scambiamo qualche messaggio via Whatsapp, lui viene dalla Scozia  e come noi se ne torna a casa. Ê increbibile come, nonostante le distanze, ci si incontri sempre tra navigatori. 

Camminata  per andare a fare la spesa. L'île d'Yeu è molto turistica ed è anch'essa un punto di passaggio delle barche a vela. Le stradine e le casette bianche con le finestre colorate ricordano un po' il Mediterraneo o la Grecia. Ormai è la terza volta che passiamo di qui e non abbiamo più molto da scoprire, abbiamo solo una gran voglia di tornarcene a casa. 

 

18 settembre, partenza da Île d'Yeu.





 
Poco vento, i mille colori di cielo e mare.

 


 Scaricando le previsioni meteo via radio, vediamo che la depressione in arrivo sabato prevista per il pomeriggio tardi ha anticipato, non sappiamo se il vento sarà più forte del previsto  e  per evitarla dobbiamo tenere la velocità media a 5 nodi e visto il poco vento aumentiamo i giri del motore. 

La prima sera   Antonella è di guardia e verso le 9 quando è gia buio, un momento di panico, l'autopilota salta e la barca gira di 90º. Angelo si alza e cerca di riprendere il controllo della situazione mentre Antonella è al timone. Abbiamo due giorni davanti e timonare a mano sarebbe dura. Il pilota ritorna a posto dopo un paio di accendi e spegni, ma il timore che possa risuccedere da un momento all'altro rimane. Per fortuna, non succede più.

19 settembre, alba.

 

 

 Tramonto del 19 settembre. Cielo coperto.

 La seconda notte, passa tranquilla anche se nera come la pece, riusciamo a tenere una buona media e verso le 8 del mattino arriviamo in vista di Gijòn. Il vento è aumentato solo di una decina di nodi da Ovest  e il mare è tranquillo.



Capo San Lorenzo avvolto dalla bruma

La baia San Lorenzo, casa nostra  e il cerro Santa Catarina in vista.

 


la previsione meteo per le 11 di sabato 20.



La zucca che avevamo preso come razione di scorta, partita con noi a febbraio e tornata con noi, diventata la mascotte.

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