By Angelo
Foto by Antonella
14 maggio 2025
Da Esbjerg (DK) a Rossnesvage Farestad (NO): 170 miglia.
Otto giorni passati ad Esbjerg. Ho avuto la fortuna di
presentarmi alla base della mia ex ditta con cui lavoravo in Danimarca e
ritrovare un collega/amico che dopo 25 anni lavora ancora lí.
È stata una grande emozione per entrambi, ritrovarsi
dopo 25 anni e chiacchierare come se ci fossimo lasciati il giorno prima.
Lui era anche venuto in Italia a trovarmi, ora con la
moglie ci fanno passare davvero dei bei momenti nella loro summer house immersa
nel bosco.
Saremmo potuti ripartire anche un paio di giorni prima,
ma il meteo non aiutava, sempre venti da nord o nord ovest.
Finalmente domenica 11 maggio ci si presenta una breve
finestra meteo con un debole sud est che durerà però solo 2 giorni.
L’idea iniziale era di fare diverse tappe touch and go in
Danimarca, nei porti di Hvide Sande, Thyborön e Hanstholm e di lì infine
saltare in Norvegia, ma un po’ il meteo che dopo due giorni sarebbe tornato
con il nord ovest, un po’ che i porti sulla costa ovest di Danimarca sono complicati,
alla fine abbiamo deciso di fare un dritto di 170 miglia sulla Norvegia.
Per fortuna il sole splende abbacinante entrambi i giorni, siamo alle sizigie con luna piena e la notte se pur fredda sarà
spettacolare.
Partiamo sulle 07:00 per prendere la corrente in uscita
per tutto il lungo canale, poi vele e motore procederemo fino in Norvegia. Come
compagni di viaggio, sull'AIS, altre due barche di Olandesi, che sapremo all’arrivo, partiti
direttamente dall’Olanda seguendo il nostro stesso ragionamento meteo.
Ormai il Mare del Nord pullula di wind farm (eolici). Ci sono già dei grandi campi
funzionanti e altri in costruzione, la Danimarca ha raggiunto il 100% di
consumi con le rinnovabili. Sono partiti con molto anticipo rispetto a molti
altri paesi, già nel 1997 quando lavoravo qua, avevano coperto una buona
percentuale di consumi e da allora non si sono mai fermati nelle costruzioni
di nuovi impianti.
Cominciamo ad essere stanchi di marina, ma fino ad ora
non c’era verso di ancorare da qualche parte, semplicemente la geografia non lo
permette.
Decidiamo quindi in un arrivo direttamente in baia. Ci
troviamo un po’ spiazzati a trovarci di colpo in mezzo ad un dedalo di isole,
isolette e scogli da tutte le parti, si calcola che in Norvegia ci siano circa
320.000 isole, un frastagliamento incredibile.
Un po’ a fatica ma con l’aiuto di pali strategici
piazzati in cima a scogli sommersi, arriviamo alla baia di Rossnesvage, Farestad.
Caliamo l’ancora in 10 metri, giù con 40 metri di
catena, piccolo tiro indietro e siamo fermi, spegniamo il motore e la pace
regna serena. Siamo in Norvegia !!!!
Era da anni che pianificavamo di arrivare in Norvegia in
barca, poi per un motivo e per l’altro il progetto sfumava, l’esserci finalmente
arrivati sembra quasi un sogno.
La notte dormiremo alla grande, tutto tranquillo dal mare
e solo un poco di vento da ovest, nord ovest già in arrivo.
La baia è molto riparata, ma non essendo molto larga,
abbiamo la poppa abbastanza vicino alle rocce, che per una notte tranquilla va’
bene, ma il giorno dopo sono già previsti 35 nodi da nord ovest e avere di
poppa le rocce non è proprio ottimale.
Così, anche se un po’ a malincuore, decidiamo di muoverci
sul vicino marina di Mandal, anche perché dovremmo fare gasolio, la spesa e
qualche lavatrice.
Telefoniamo al numero del marina e stranamente ci
risponde l’harbour master, dico stranamente perché ormai con tutta l’automazione,
praticamente l’harbour master fa’ un salto al marina un paio di orette al
giorno per controllare che tutti abbiano pagato e poi sparisce a fare altri
mestieri.
Comunque ci spiega che ci sono ben 4 pontili destinati al
transito, di cui normalmente in questa stagione -qua’ fino al primo giugno è
ancora bassa stagione invernale-, ci si mette sul pontile 1, all’inglese,
perché è il più vicino ai servizi.
La 220 volt a 6
euro al giorno, la barca paga 21 euro, l’acqua gratis e si è sperticato a raccontarci
che l’anno passato è stata indetta una gara tra tutti i marina in Norvegia
per chi aveva la miglior acqua potabile ed ha proprio vinto il marina di Mandal,
beh ci siamo già procurati una tanica per fare scorta.
Si paga ad una macchinetta appena fuori dai
servizi, la quale rilascia una carta magnetica per l’accesso alle docce e alle
lavatrici, con incluso 100 corone norvegesi che serviranno per fare una
lavatrice e una asciugatrice.
La macchinetta rilascia uno sticker da attaccare ad un
posto visibile sulla barca con su stampigliato il giorno di partenza e la
categoria a cui appartiene la barca.
Se per caso rimanesse del credito nella carta, quando si
riparte si rimette dentro alla macchinetta assieme alla carta di credito con
cui era stato fatto il pagamento e il credito viene caricato sulla carta di
credito.
Tra 3 giorni si festeggia la festa nazionale di Norvegia,
che abbiamo provato a capire che razza di festa sia, ma a parte il fatto che si
vestiranno tutti con i vestiti tradizionali non abbiamo capito molto altro, a
dir la verità a chi abbiamo chiesto aveva le idee confuse, tutti si
concentrano sul fatto che si berrà a fiumi.
Ci hanno anticipato che verranno al marina una gran quantità di barche, già oggi mercoledì sono arrivate 6 barche, il pontile
1 è pieno e prima che ne arrivino a plotoni e comincino a mettersi in andana, noi ce ne andiamo in cerca di una qualche tranquilla baia in questa moltitudine
di 320.000 isole, uno splendore con tutte queste possibilità.
11 maggio. La costa ovest danese
11 maggio, tramonto
11 maggio ore 22.30
12 maggio, ore 4 del mattino
Costa norvegese in vista
Baia di Rossnesvage Farestad
13 maggio, verso Mandal ( 2 miglia)
Mandal
Il marina ( gjestehavn) di Mandal con la macchina automatica per la carta di accesso e il pagamento al centro sotto il primo arco.
Il cartellino rosa del pagamento
case nuove sul porto con la ghirlanda sul tetto per l'inaugurazione
Mandal, una via del centro.










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