By Angelo
photos by Antonella
6 agosto 2025. Da Saint Vaast a Dielette: 57 miglia.
49º 33.2526 N 001º 51.8964 W
Tappa complicata data
dall' aggiramento della penisola del Cotentin con il passaggio di due Race
poco simpatiche, la Raz de Berfleur a est e la Raz Blanchard a ovest, entrambe notoriamente
complicate. Lo possiamo affermare senza dubbi visto che con entrambe abbiamo
avuto un incontro ravvicinato che non vorremmo ripetere.
Oltre che alla direzione
della corrente siamo legati anche all’apertura del gate per uscire dal marina.
L’idea iniziale sarebbe
stata di fermarsi a Cherbourg visto che hanno riaperto il marina chiuso fino al
4 agosto per via dell’arrivo della regata del Fastnet.
Se eventualmente
facevamo un buon tempo, al limite ci saremmo fermati a Omonville anche se ci
sono solo 3 gavitelli e in stagione le probabilità di trovarne uno libero
non sono alte.
L'alta marea (HW) a Saint Vaast
inizia alle 08:58, il gate apre alle 07:00 e la corrente verso nord comincia a
filare verso le 10;00, vento da nord ovest.
Partiamo alle 09:00
prendendo il debole nord ovest, verso le 11 siamo alla Raz Berfleur e a parte
qualche gorgo e onde fetenti di marea contro vento passiamo bene.
Una volta in rotta verso
ovest, il vento rinforza un po’ e la manona della corrente ci prende e
cominciamo a filare a più di 7 nodi, passiamo Cherbourg in un lampo e non ci
pensiamo neppure un attimo di fermarci.
Arriviamo a Omonville e
la corrente spinge ancora, facciamo due conti e riusciremmo a passare la Raz
Blanchard in stanca, passata la Raz poi la corrente comincerà a girarci contro
a quasi 3 nodi.
Se il vento teneva
avevamo fatto un piccolo pensierino di fare un dritto sul Guernsey, una delle
isole Anglo Normanne, ma appena passate le race, il vento crolla
drammaticamente, al ché l’unica possibilità è di avere una rotta inclinata
rispetto alla corrente ed andare al Marina di Dielette, attaccata alla centrale
nucleare.
Arriviamo a Dielette
giusti per entrare con il gate aperto, e così ci siamo liberati delle due race
più fetenti, ne rimangono altre due, ma sono più programmabili.
7 agosto. Da Dielette a Fermain Bay isola di Guernsey: 27 miglia.
49º 26.0851 N 002º 32.0412 W
Partiamo sulle 9 per
avere il gate completamente aperto, la previsione ci dà dell’ovest, noi avremo
rotta per 253º quindi vento sui denti, però, vista la tappa corta, decidiamo che
anche fare bordi non sarà così terribile.
Per un paio di orette,
ci dà ancora del nord ovest debole e con un po’ di motore e randa procediamo,
poi gira decisamente da sud ovest e rinforza.
Primo bordo verso nord,
il vento si stabilizza sui 23-24 nodi apparenti e riusciamo a tenere tutto il
genoa aperto nella stretta bolina che Antonella riesce a tenere.
Facciamo un paio di
bordi, niente male con 100 gradi tra un bordo e l’altro, decidiamo poi di
passare a nord dell’isola di Sark e poi fare un lungo bordo che ci immette nel
canale tra Sark e l’isolotto di Herm.
Nel canale nel frattempo
la corrente è a favore, ma il vento rinforza e le raffiche aumentano,
riduciamo il genoa a fiocco e si va’ con il mare già arzillo per corrente e
vento contrari.
Il bordo verso sud è buono, ma ci scontriamo con le race, non violentissime ma sempre fastidiose.
Plotto i bordi con
Navionics attraverso il tablet e per l’ultimo bordo considerando le tracce
delle rotte precedenti mi dice che virando ci lasceremo tranquillamente la meda
cardinale sud alla nostra dritta. Viriamo in condizioni belle
allegre e poco dopo ci accorgiamo che la meda al posto di essere a dritta ce
la troviamo invece a sinistra.
Vado giù e sul PC di
navigazione e le vecchie e datate carte elettroniche CM93, mi dicono invece
che il bordo avrebbe dovuto essere più lungo. Praticamente le
Navionics hanno messo la meda cardinale al posto sbagliato. Ma io mi chiedo: è possibile che carte aggiornate al 2025 di Navionics mettano la meda al posto
sbagliato mentre carte del 1993 mettano la meda al posto giusto ?
Arriviamo alla baia di
Fermain e all’apparenza sembra tranquilla, sicuramente ridossata dal vento, ma
abbiamo il dubbio che il mare da sud ovest durante la notte entri e ci faccia vedere i sorci verdi.
Ci sono solo altre tre
barche all’ancora, ma nel giro di un paio di ore la baia sarà super piena, per
fortuna la maggioranza per la sosta del mezzogiorno e poi a rifugiarsi nel
marina di Guernsey.
La notte rimarremo solo
4 barche, che però, instaurandosi la risacca e senza vento, le ondine ci
colpiranno sul fianco destro facendoci rullare da matti e regalandoci una notte
praticamente insonne.
8 agosto 2025. Da Fermain Bay a Lezardrieux: 46 miglia.
48º 47.2852 N 003º 05.7951 W
Da Fermain Bay avevamo
diverse opzioni, anche l’andare in un ancoraggio a Port Blanc, ma dopo l’esperienza
della scorsa notte, la decisione cade su Lezardrieux, 10 miglia all’interno di
un fiume, dove sappiamo che è tutto supertranquillo.
Ci da' del vento da
ovest e filiamo supertranquilli, arriviamo al marina di Lezardrieux e grazie
alle nostre misure della barca ancora “umane” ci assegnano un posto al finger,
tutti gli altri nel pontile in andana anche a coppie di tre. Essere piccoli ha
ancora dei vantaggi.
10 agosto 2025. Da Lezardrieux a Roscoff: 47 miglia.
48º 43.4533 N 003º 58.6448 W
Presa l’ultima ora di
marea calante per fare le 10 miglia di uscita dal fiume. Una volta fuori dal fiume
prendiamo la corrente verso ovest, ed essendo vicino alle Sizigie è abbastanza importante.
Vento da nord est alle
portanti di lasco, forse la prima volta che arriviamo a Roscoff di lasco, a differenza delle altre volte di bolina stretta e vento a non finire.
L’unico problema che all’arrivo
entriamo alla terza ora di marea entrante, oltretutto Roscoff è notoriamente
un marina con correnti sempre incrociate che creano non pochi problemi.
Il vento si stabilizza
sui 20 e passa nodi. Prima di entrare nell’avanporto dobbiamo dare precedenza
ad un traghetto in partenza.
Entriamo con la buona assistenza dei marinai e marinaie di
Roscoff, ci fanno ormeggiare ad un finger, buono perché contro vento, non buono
perché la corrente ci spinge da matti contro il pontile, fortunatamente la
marinaia scesa prima dal tender sul pontile ci da’ una mano a fermare la barca.
12 agosto 2025. Da Roscoff a Aber Wrac'h: 32 miglia.
48º 35.9772 N 004º 33.6994 W
Per non avere brutte
sorprese partiamo da Roscoff con la stanca di marea, facciamo il canale di Île
de Batz già con la corrente che spinge, il vento debole da nord ovest poi
ovest.
Appena usciti dal canale
cominciamo a bordeggiare quasi col vento sul naso, l’intensità del vento
cambierà frequentemente e ogni tanto ci si aiuta con il motore anche per non
perdere la marea entrante a Aber Wrac'h.
Prendiamo l’entrata est
per immetterci nel fiume. Entrata da trattenere sempre il respiro per quanto si
passi vicino agli scogli.
All’arrivo, i soliti
ragazzini che lavorano d’estate, ci attendono col tender. Ci aspettiamo che ci
mettano al pontile visitor all’inglese per poi finire in andana, ma stranamente
ci chiedono le misure della barca e ci assegnano un bel finger, anche qui
essere piccoli paga, dopo un po’ continuano ad arrivare barconi su barconi che
finiscono in andana sul pontile visitor.
Col fatto che siamo
arrivati abbastanza presto nel pomeriggio, ci facciamo una scarpinata di un paio
di chilometri su per la collina fino al paese di Landeda per fare un po’ di
spesa.
13 agosto 2025. Da Aber Wrach alla baia di Pen Hir: 35 miglia.
48º 15.4423 N 004º 36.9130 W
Poco vento, ma andiamo
comunque, abbiamo la corrente giusta per fare il Canale du Four, anche qui
intercaliamo un po’ di motore alle vele, in base all’intensità del vento.
Arriviamo alla baia di
Pen Hir, sempre bella e a noi cara, ci sono 4 barche che a sera diventeremo 8
in una baia immensa, così grande che viene anche una nave della marina
militare francese ad ancorarsi per la notte.
Rimaniamo anche il
giorno dopo, c’è un bel sole e col dinghy scendiamo alla spiaggiona che appare
in bassa marea per poi sparire in alta.
15 agosto 2025. Da Pen Hir a Benodet: 53 miglia.
47º 52.9237 N 004º 07.0694 W
Abbiamo aspettato un
giorno in più anche per attendere un bel nord est consistente che ci permette
di passare in un baleno l’ultima Race della Francia Atlantica, la Raz de Sein o
Pointe du Raz, chiamate in entrambi i nomi.
Arriviamo al faro de La
Vieille con corrente che spinge da matti, tra vento e corrente faremo il record
assoluto di Stranizza con 11.2 nodi di velocità!!
Stringiamo per dirigerci
verso la Punta di Penmarc’h e il vento che prima era consistente ma decente,
diciamo sui 20 nodi, forse anche dalla conformazione della penisola, rinforza
di brutto e ci troviamo ad avvolgere il genoa in fretta e furia.
Come sempre l’arrivo a
Benodet è caratterizzato da un aumento di vento proveniente dal fiume, all’imbocco
una milionata di barche a vela, chi in entrata chi in uscita, ma tutte
rigorosamente a vela a fare bordi all’interno del fiume, uno spettacolo.
Il solito ragazzino ci aspetta. Avevamo avvertito che saremmo stati una settimana, siamo stanchi perché in questo ultimo mese abbiamo pedalato alla grande e Benodet all’interno del fiume ci sembra un gran bel posto per riprendere fiato.
5 agosto, St. Vaast LA Hougue, luna quasi piena
Il faro di Barfleur, la punta est della penisola del Cotentin.
I prossimità del faro di Barfleur, il mare appena increspato delle "race"
Il faro de La Hague in vista, la punta ovest della penisola del Cotentin.
La Hague
Capo de La Hague e Raz Blanchard o Alderney Race molto tranquille.
Isola di Aurigny /Alderney in lontananza
La centrale nucleare di Flamanville nei pressi di Port Dielette, costa ovest del Cotentin
7 agosto, partenza da Port Dielette.
8 agosto, verso Lezardrieux, plateaux des Minquiers.
Arcipelago di Brehat, all'imbocco del fiume Trieux, porto rifugio dei pescatori che un tempo andavano fino in Islanda per la pesca del merluzzo.
Nel fiume Trieux
Ormeggiati al pontile di Lezardrieux dietro la barca che fa manutenzione all'impianto di eolici, e vista della foce del fiume Trieux.
10 agosto. Partenza da Lezardrieux subito dopo l'alta marea.
Verso Roscoff, isole Bono.
In attesa dell'uscita del traghetto per entrare a Roscoff .
12 agosto, partenza da Roscoff, passaggio nel canale dell'isola di Batz.
Canale du Four,il porto di Le Conquet
Il faro di St. Mathieu, a sud del canale du Four
Il centro Nautico di Sainte Marine all'imbocco del fiume Odet.







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