giovedì 21 agosto 2025

La solatia Bretagna del sud

By Angelo

photos by Antonella 

6 agosto 2025. Da Saint Vaast a Dielette:  57 miglia.

49º 33.2526 N            001º 51.8964 W

Tappa complicata data dall' aggiramento della penisola del Cotentin con il passaggio di due Race poco simpatiche, la Raz de Berfleur a est e la Raz Blanchard a ovest, entrambe notoriamente complicate. Lo possiamo affermare senza dubbi visto che con entrambe abbiamo avuto un incontro ravvicinato che non vorremmo ripetere.

Oltre che alla direzione della corrente siamo legati anche all’apertura del gate per uscire dal marina.

L’idea iniziale sarebbe stata di fermarsi a Cherbourg visto che hanno riaperto il marina chiuso fino al 4 agosto per via dell’arrivo della regata del Fastnet.

Se eventualmente facevamo un buon tempo, al limite ci saremmo fermati a Omonville anche se ci sono solo 3 gavitelli e in stagione le probabilità di trovarne uno libero non sono alte.

L'alta marea (HW) a Saint Vaast inizia alle 08:58, il gate apre alle 07:00 e la corrente verso nord comincia a filare verso le 10;00, vento da nord ovest.

Partiamo alle 09:00 prendendo il debole nord ovest, verso le 11 siamo alla Raz Berfleur e a parte qualche gorgo e onde fetenti di marea contro vento passiamo bene.

Una volta in rotta verso ovest, il vento rinforza un po’ e la manona della corrente ci prende e cominciamo a filare a più di 7 nodi, passiamo Cherbourg in un lampo e non ci pensiamo neppure un attimo di fermarci.

Arriviamo a Omonville e la corrente spinge ancora, facciamo due conti e riusciremmo a passare la Raz Blanchard in stanca, passata la Raz poi la corrente comincerà a girarci contro a quasi 3 nodi.

Se il vento teneva avevamo fatto un piccolo pensierino di fare un dritto sul Guernsey, una delle isole Anglo Normanne, ma appena passate le race, il vento crolla drammaticamente, al ché l’unica possibilità è di avere una rotta inclinata rispetto alla corrente ed andare al Marina di Dielette, attaccata alla centrale nucleare.

Arriviamo a Dielette giusti per entrare con il gate aperto, e così ci siamo liberati delle due race più fetenti, ne rimangono altre due, ma sono più programmabili.

 

7 agosto. Da Dielette a Fermain Bay isola di Guernsey:  27 miglia.

49º 26.0851 N            002º 32.0412 W

Partiamo sulle 9 per avere il gate completamente aperto, la previsione ci dà dell’ovest, noi avremo rotta per 253º quindi vento sui denti, però, vista la tappa corta, decidiamo che anche fare bordi non sarà così terribile.

Per un paio di orette, ci dà ancora del nord ovest debole e con un po’ di motore e randa procediamo, poi gira decisamente da sud ovest e rinforza.

Primo bordo verso nord, il vento si stabilizza sui 23-24 nodi apparenti e riusciamo a tenere tutto il genoa aperto nella stretta bolina che Antonella riesce a tenere.

Facciamo un paio di bordi, niente male con 100 gradi tra un bordo e l’altro, decidiamo poi di passare a nord dell’isola di Sark e poi fare un lungo bordo che ci immette nel canale tra Sark e l’isolotto di Herm.

Nel canale nel frattempo la corrente è a favore, ma il vento rinforza e le raffiche aumentano, riduciamo il genoa a fiocco e si va’ con il mare già arzillo per corrente e vento contrari.

Il bordo verso sud è buono, ma ci scontriamo con le race, non violentissime ma sempre fastidiose.

Plotto i bordi con Navionics attraverso il tablet e per l’ultimo bordo considerando le tracce delle rotte precedenti mi dice che virando ci lasceremo tranquillamente la meda cardinale sud alla nostra dritta. Viriamo in condizioni belle allegre e poco dopo ci accorgiamo che la meda al posto di essere a dritta ce la troviamo invece a sinistra.

Vado giù e sul PC di navigazione e le vecchie e datate carte elettroniche CM93, mi dicono invece che il bordo avrebbe dovuto essere più lungo. Praticamente le Navionics hanno messo la meda cardinale al posto sbagliato. Ma io mi chiedo: è possibile che carte aggiornate al 2025 di Navionics mettano la meda al posto sbagliato mentre carte del 1993 mettano la meda al posto giusto ?

Arriviamo alla baia di Fermain e all’apparenza sembra tranquilla, sicuramente ridossata dal vento, ma abbiamo il dubbio che il mare da sud ovest durante la notte entri e ci faccia vedere i sorci verdi.

Ci sono solo altre tre barche all’ancora, ma nel giro di un paio di ore la baia sarà super piena, per fortuna la maggioranza per la sosta del mezzogiorno e poi a rifugiarsi nel marina di Guernsey.

La notte rimarremo solo 4 barche, che però, instaurandosi la risacca e senza vento, le ondine ci colpiranno sul fianco destro facendoci rullare da matti e regalandoci una notte praticamente insonne.

 

8 agosto 2025. Da Fermain Bay a Lezardrieux:  46 miglia. 

48º 47.2852 N           003º 05.7951 W

Da Fermain Bay avevamo diverse opzioni, anche l’andare in un ancoraggio a Port Blanc, ma dopo l’esperienza della scorsa notte, la decisione cade su Lezardrieux, 10 miglia all’interno di un fiume, dove sappiamo che è tutto supertranquillo.

Ci da' del vento da ovest e filiamo supertranquilli, arriviamo al marina di Lezardrieux e grazie alle nostre misure della barca ancora “umane” ci assegnano un posto al finger, tutti gli altri nel pontile in andana anche a coppie di tre. Essere piccoli ha ancora dei vantaggi.

 

10 agosto 2025. Da Lezardrieux a Roscoff:  47 miglia.

48º 43.4533 N            003º 58.6448 W

Presa l’ultima ora di marea calante per fare le 10 miglia di uscita dal fiume. Una volta fuori dal fiume prendiamo la corrente verso ovest, ed essendo vicino alle Sizigie è abbastanza importante.

Vento da nord est alle portanti di lasco, forse la prima volta che arriviamo a Roscoff di lasco, a differenza delle altre volte di bolina stretta e vento a non finire.

L’unico problema che all’arrivo entriamo alla terza ora di marea entrante, oltretutto Roscoff è notoriamente un marina con correnti sempre incrociate che creano non pochi problemi.

Il vento si stabilizza sui 20 e passa nodi. Prima di entrare nell’avanporto dobbiamo dare precedenza ad un traghetto in partenza.

Entriamo con  la buona assistenza dei marinai e marinaie di Roscoff, ci fanno ormeggiare ad un finger, buono perché contro vento, non buono perché la corrente ci spinge da matti contro il pontile, fortunatamente la marinaia scesa prima dal tender sul pontile ci da’ una mano a fermare la barca.

 

12 agosto 2025. Da Roscoff a Aber Wrac'h:  32 miglia.

48º 35.9772 N            004º 33.6994 W

Per non avere brutte sorprese partiamo da Roscoff con la stanca di marea, facciamo il canale di Île de Batz già con la corrente che spinge, il vento debole da nord ovest poi ovest.

Appena usciti dal canale cominciamo a bordeggiare quasi col vento sul naso, l’intensità del vento cambierà frequentemente e ogni tanto ci si aiuta con il motore anche per non perdere la marea entrante a Aber Wrac'h.

Prendiamo l’entrata est per immetterci nel fiume. Entrata da trattenere sempre il respiro per quanto si passi vicino agli scogli.

All’arrivo, i soliti ragazzini che lavorano d’estate, ci attendono col tender. Ci aspettiamo che ci mettano al pontile visitor all’inglese per poi finire in andana, ma stranamente ci chiedono le misure della barca e ci assegnano un bel finger, anche qui essere piccoli paga, dopo un po’ continuano ad arrivare barconi su barconi che finiscono in andana sul pontile visitor.

Col fatto che siamo arrivati abbastanza presto nel pomeriggio, ci facciamo una scarpinata di un paio di chilometri su per la collina fino al paese di Landeda per fare un po’ di spesa.

 

13 agosto 2025. Da Aber Wrach alla baia di Pen Hir:  35 miglia. 

48º 15.4423 N            004º 36.9130 W

Poco vento, ma andiamo comunque, abbiamo la corrente giusta per fare il Canale du Four, anche qui intercaliamo un po’ di motore alle vele, in base all’intensità del vento.

Arriviamo alla baia di Pen Hir, sempre bella e a noi cara, ci sono 4 barche che a sera diventeremo 8 in una baia immensa, così grande che viene anche una nave della marina militare francese ad ancorarsi per la notte.

Rimaniamo anche il giorno dopo, c’è un bel sole e col dinghy scendiamo alla spiaggiona che appare in bassa marea per poi sparire in alta.

 

15 agosto 2025. Da Pen Hir  a Benodet:  53 miglia.

47º 52.9237 N            004º 07.0694 W

Abbiamo aspettato un giorno in più anche per attendere un bel nord est consistente che ci permette di passare in un baleno l’ultima Race della Francia Atlantica, la Raz de Sein o Pointe du Raz, chiamate in entrambi i nomi.

Arriviamo al faro de La Vieille con corrente che spinge da matti, tra vento e corrente faremo il record assoluto di Stranizza con 11.2 nodi di velocità!!

Stringiamo per dirigerci verso la Punta di Penmarc’h e il vento che prima era consistente ma decente, diciamo sui 20 nodi, forse anche dalla conformazione della penisola, rinforza di brutto e ci troviamo ad avvolgere il genoa in fretta e furia.

Come sempre l’arrivo a Benodet è caratterizzato da un aumento di vento proveniente dal fiume, all’imbocco una milionata di barche a vela, chi in entrata chi in uscita, ma tutte rigorosamente a vela a fare bordi all’interno del fiume, uno spettacolo.

Il solito ragazzino ci aspetta. Avevamo avvertito che saremmo stati una settimana, siamo stanchi perché in questo ultimo mese abbiamo pedalato alla grande e Benodet all’interno del fiume ci sembra un gran bel posto per riprendere fiato.

 

5 agosto, St. Vaast LA Hougue, luna quasi piena

 

6 agosto, partenza da St. Vaast, barche tradizionali.
 


 Il faro di Barfleur, la punta est della penisola del Cotentin.

 

I prossimità del faro di Barfleur, il mare appena increspato delle "race"

Il faro de La Hague in vista, la punta ovest della penisola del Cotentin.

La Hague

Capo de La Hague e Raz Blanchard o Alderney Race molto tranquille.

Isola di Aurigny /Alderney  in lontananza
 

La centrale nucleare di Flamanville nei pressi di Port Dielette, costa ovest del Cotentin

7 agosto, partenza da Port Dielette.

 8 agosto, verso Lezardrieux, plateaux des Minquiers.

 

 

Arcipelago di Brehat, all'imbocco del fiume Trieux, porto rifugio dei pescatori che un tempo andavano fino in Islanda per la pesca del merluzzo. 






 Imbocco canale d'ingresso al fiume verso Lezardrieux, vista su Paimpol e faro La croix.
 
 
 

 Nel fiume Trieux


Ormeggiati al pontile di Lezardrieux dietro la barca che fa manutenzione all'impianto di eolici, e vista della foce del fiume Trieux.

 

10 agosto. Partenza da Lezardrieux subito dopo l'alta marea.










 

Verso Roscoff, isole Bono. 


In attesa dell'uscita del traghetto per entrare a Roscoff . 

 


 12 agosto, partenza da Roscoff, passaggio nel canale dell'isola di Batz.

Gli scogli della "scorciatoia" per entrare a L'Aber Wrac'h
 
 


13 agosto. Partenza da L'Aber Wrac'h
 
13 agosto. Vista del faro dell'isola de La Vierge dall'ingresso a L'Aber Wrac'h
 
 
 
 
13 agosto. verso il Canale du Four.

 
Il faro Le Four all'ingresso nord del canale omonimo tra la terraferma e l'arcipelago de Les Molène e Ouessant


Canale du Four,il porto di Le Conquet




Il faro di St. Mathieu, a sud del canale du Four 
 
 
Il canale du Four da poppa ( vista sud)
 
 
Punta di Pen Hir e spiaggia di Veryac'h. 
Scesi a terra per la prima volta dopo esserci passati altre volte.
 
Punta di Pen Hir. Les Tas des Pois.
 







 








 
 




 15 agosto. Verso Benodet

Il faro maledetto Tevennec
 
La punta nord della penisola di Sizon, l'incrocio della corrente proveniente dalla baia di Douarnenez e lo stretto passaggio di Raz de Sein.

Raz de Sein, il faro  La Vieille in vista.
 
Raz de Sein  lato est, il faro e la meda.


Dal lato ovest di Raz de Sein, l' Île de Sein con il faro.
 
 
Benodet 

Vista su Benodet e Sainte Marine dal ponte di Cornouaille che sovrasta il fiume Odet.

Il centro Nautico di Sainte Marine all'imbocco del fiume Odet.

 

Il faro di Sainte Marine





Benodet
 


 
 

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