Port de La Trinité sur Mer
Text and photos by Antonella.
Sono ormai quasi sette mesi che siamo partiti da Gijón. Il motivo di questa partenza cosí presto nella stagione era perché pensavamo di poter cambiare il sartiame a La Rochelle in un periodo di calma per i cantieri, per poi scoprire che là lavorano tutto l’anno e richiedono almeno un mese di preavviso. Così ci siamo detti che se il sartiame ha tenuto per 12 anni poteva durare un altro po’ e abbiamo proseguito con l’obiettivo di arrivare in Norvegia.
Nel corso del viaggio i piani sono cambiati varie volte anche in base alle varie informazioni e preventivi e alla fine la decisione è stata di fare il lavoro alla fine del viaggio e in Francia. La scelta è stata su un cantiere a La Trinité sur Mer, nella baia della penisola di Quiberon nel Morbihan, cantiere indicatoci dagli amici di Ambrym.
Questo ha comportato scendere velocemente dalla Norvegia, anche per evitare le grosse depressioni che di solito arrivano dall’Atlantico dopo il 15 agosto, quando rompe il tempo e finisce l’estate, per essere ai primi di settembre nel Morbihan.
Girato il naso della Bretagna, siamo arrivati a Bénodet il 15 agosto e ci siamo presi una settimana di riposo prima dell’ultimo tratto fino alla baia di Quiberon.
Da Bénodet, dopo un attento studio del meteo, siamo ripartiti il 22 e abbiamo fatto una bellissima sosta di un giorno all’arcipelago dei Glénan con tanto di bagnetto (solo per me perché ad Angelo non piace l’acqua fredda). La sosta è stata anche tattica per avere poi una rotta migliore col vento da Est Nord Est fino a Port Louis, uno dei vari marina di Lorient. Non potevamo aspettare vento da Ovest perché avevamo già visto una grossa depressione forza uragano in arrivo, Erin, per il fine settimana e non volevamo trovarci bloccati poco prima della meta.
Partiti dai Glénan, pensavamo di riuscire ad avere un buon angolo del vento per andare a vela, ma dopo tre o quattro bordi a perdere avevamo guadagnato solo poche miglia e alla fine ci siamo arresi, rollato genoa e acceso motore e delle teoriche 25 miglia alla fine ne avremo fatte più di 30!
Anche all’arrivo a Lorient tantissime barche a vela in entrata e uscita, tra le altre una barca d’epoca, che poi ho scoperto essere Le Biche, Groix, l’ultima barca per la pesca del tonno ( Thonnier Dundee) della Bretagna del Sud, https://www.lebiche.com/ vista e disegnata a Horta nel 2022. https://ovni345.blogspot.com/2022/04/tall-ships-horta-azzorre.html
Volevamo vedere qualcosa di nuovo e il porto di Kernevel, dove siamo stati in precedenza, non ha grandi attrattive. Port Louis è stata una bella sorpresa e siamo rimasti un giorno, il tempo di fare due passi in giro per il borgo. Ci sarebbe stata anche la visita alla cittadella e al museo della Compagnia delle Indie Francesi ma eravamo troppo stanchi. Qui abbiamo incontrato una coppia che naviga da 34 anni su un OVNI 32, uno dei primi, Thomas ci ha spiegato che La Trinité sur Mer era il centro della vela prima di Lorient.
Il 25 agosto siamo ripartiti per La Trinité sur Mer, 33 miglia, anche se con vento contro ma non troppo forte che già dal giorno dopo il meteo dava più di 2 metri d'onda in arrivo dall’Atlantico e passare il capo della penisola di Quiberon non era consigliabile anche se il vento era da Ovest e non troppo forte.
Anche nel passaggio della penisola e all’arrivo nella baia di Quiberon abbiamo incontrato tantissime barche di tutti i tipi e abbiamo scoperto che La Trinité sur Mer è la sede di molti cantieri navali e di team di barche a vela e definita sul sito del comune, "la città pioniera dello yachting in Francia" patria di Loïc Caradec, skipper scomparso in mare durante La Route Du Rhum del 1986 e che Eric Tabarly scelse come porto base.
Dopo aver contattato Xavier il tecnico di Atelier Cables, che è venuto a fare il sopraluogo della barca già la mattina del 26, abbiamo iniziato i preparativi di Stranizza. Loro avevano già prenotato il porto per togliere l'albero il 4 e rialberare il 16 settembre.
Intanto noi, già il giorno dell’arrivo abbiamo tolto il genoa, la trinchetta e la randa anche per dare la possibilità a Xavier di vedere gli attacchi di rollafiocco e trinchetta nell’eventualità che fossero da ordinare .
Nei giorni seguenti Angelo è andato in testa d’albero a staccare la stazione del vento e l’antenna VHF e ha smontato il boma.
Poi non poteva mancare la visita di ben 5 doganieri proprio nell'ora della siesta... Quest'anno abbiamo fatto veramente il pieno di "visite ufficiali", da La Rochelle con il gommone della Gendarmerie, all'abbordaggio del gommone a Utsira in Norvegia e a List, nell'isola di Sylt nel Wadden Sea tedesco.
Nel frattempo, seguendo il meteo, ogni giorno ci diciamo che siamo stati bravi a pedalare ed arrivare qui anche un po’ in anticipo, perché adesso ci sono grosse depressioni che passano una dopo l’altra investendo più o meno direttamente il golfo di Biscaglia.
In pratica il lungo viaggio di quest’anno si conclude qui anche se rimane ancora l’ennesimo attraversamento di Biscaglia fino a Gijón. Abbiamo visto posti incantevoli, ma ci siamo anche stancati molto e questa lunga sosta a La Trinité speriamo che serva per rimettere in sesto noi e Stranizza riposandoci e facendo un po’ i turisti in giro tra sentieri dei doganieri, lunghe spiagge e tra i megaliti di Carnac.
Île aux Moutons, isolotti a Nord Ovest dei Glénan
22 agosto ai Glénan
skipper 2025 Aina Bauza 7º in categoria class 40 nella Fastnet Race.
Le Biche a Horta nel 2022

Le Biche e Gulden Leeuw reincontrata quest'anno a Scheveningen ( NL ) e a Helgoland.
Il marina di Port Louis dalle mura, Stranizza al centro e vista di Lorient.
Stranizza senza vele e con il boma smontato in attesa del 4 settembre. Rollafiocco e rollatrinchetta sollevati.
IDEC SPORT di Alexia Barrier (skipper Vendée Globe 2020-21)
Un po' di storia sul muro della Capitaneria
Il vecchio porto
Il sentiero dei doganieri che segue tutta la costa
















