martedì 8 novembre 2022

Santander

 .... C'è sempre una seconda (in questo caso terza) possibilità.

 By Antonella

Puerto Deportivo di Getxo, sabato 5 novembre.
C'è una finestra meteo di un po' meno di 24 ore per tornare verso Gijon. Poco vento e mare a 2 metri d'onda a calare però la risacca e l'onda aumenta a partire da domenica mattina presto. La decisione è fare una tappa tranquilla di circa 35 miglia e fermarsi a Santander, oppure continuare e arrivare in piena notte a Ribadesella con il rischio di non riuscire a entrare se il mare non cala, data la barra di sabbia all'ingresso e l'entrata a gomito che con la risacca da Nord Ovest l'onda frange. Una volta usciti dal bacino portuale sembra che il mare si calmi,  e pensiamo di proseguire data la bella giornata di sole  ma poi in prossimità di Santander  il moto ondoso aumenta si balla di più e alla vista delle onde che frangono sulle rocce, decidiamo di non correre rischi e fermarci a Santander. Siamo un po' delusi perché nonostante la comodità dei servizi il marina è a circa 5 miglia dall'ingresso e lontano dal centro abitato. Santander non ci aveva fatto una gran impressione le volte precedenti, ci sembrava una città industriale con poche attrattive se non le lunghe passeggiate nella zona verde intorno all'aeroporto e visto che in previsione dovevamo aspettare  qualche giorno per ripartire. abbiamo deciso di fare un giro turistico in città, cosa che non avevamo mai fatto le altre volte avendo altri piani per la testa.
Ho studiato un po' e ho preparato un piccolo tour del centro, ho anche scoperto che la particolare struttura che avevo intravisto sulla riva della baia di Santander lungo il canale è il Centro Botin, progettato niente popodimenoche da Renzo Piano, il famoso architetto italiano autore del Centro Pompidou a Parigi.
Il Centro Botin non è un semplice museo d'arte moderna ma è un centro culturale con diverse attività oltre alle esposizioni di artisti spagnoli contemporanei e non. Il progetto è stato realizzato nel 2017 per la Fondazione Botin che si occupa di promuovere lo sviluppo culturale e sociale della Cantabria ( regione di Santander).

"Santander fu fondata dai Romani come Portus Victoriae. Successivamente cambiò nome in Portus Emeterii, cambiamento legato ad una leggenda secondo la quale a Santander giunse una barca che portava le teste di due legionari romani, Emeterio e Cheledonio, decapitati a causa della loro fede cristiana, le loro reliquie sono state trovate nel secolo scorso nel sottosuolo della cripta della chiesa di San Martin. I due martiri, fatti santi, divennero i patroni della città e dal nome Portus Emeterii si passò a Sant'Emeterio, poi a Sant'Emeter, Santemeter e, infine, all'attuale toponimo Santander." ( Wikipedia)

Il centro storico è stato distrutto da un incendio nel 1941 ed è stato in parte ricostruito. Oltre che essere la capitale della Cantabria , Santander è un grande porto industriale e per le sue spiagge è stato il luogo di vacanza dei regnanti, aristocratici e borghesi ai primi del secolo scorso. Il palazzo della peninsula Magdalena è una di queste residenze regali. 

Sul lungo mare c'è un gruppo di statue in bronzo che rappresentano ragazzini che si tuffano in mare. La targa racconta che è un'opera realizzata nel 1999 dallo scultore José Cobo Calderon in memoria dei " raqueros " i ragazzini che tra la fine del secolo XIX e l'inizio del XX si aggiravano per il porto rubacchiando e gettandosi in acqua per raccogliere le monete che marinai o turisti buttavano in acqua. Questo mi ha ricordato i Capitani dell'Arena a Salvador de Bahia descritti da Jorge Amado. Figure comuni a tutti i porti popolosi che rappresentano la miseria e l'infanzia abbandonata.
Dopo una bella passeggiata lungo il paseo de Pereda  fino al Palazzo dei Festival siamo tornati alla bellissima cafetteria del Centro Botin per un ottimo café con leche e croissant.

Ieri ha buffato tutto ieri con raffiche a 40 nodi, aspettiamo che il mare si calmi e il vento giri a favore per ripartire.





Canale d'ingresso alla Baia di Santander e Penisola Magdalena.

Palazzo Magdalena sulla penisola omonima

 

 

La luna sul Marina del Cantabrico


Vista della città dal marina
 
 
 
 
 
L'aeroporto vicino al marina
 
 

In città

 
Dalla stazione di treni e bus il tunnel sotto l'ascensore  per arrivare alla via principale.

 
 
 



 



La posta



 
 
 


Il paseo de  Pereda e il Centro Botin

 

 
" I raqueros "

Il puerto Chico sede del Real Club Nautico ( non ha posti di transito)

Palazzo dei Festivals

 



Il Centro Botin

 

Schermo gigante che proietta il programma del centro

 




La cafeteria al piano terra con vista sulla baia




Dal Centro Botin si vedono i giardini de Pereda e la copertura per il restauro di un antico palazzo



.... di ritorno al marina, guardando i movimenti del cielo in attesa della partenza...




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