mercoledì 1 agosto 2018

Cabo Frio

31 luglio 2018 Cabo Frio 22 57.9949 S 042 00.7192 W
Partiti il 30 da Saco de Ceu cercando di sfruttare il fronte in entrata .
Appena fuori dalla baia il mulinello parte a busso, ma per accorgerci poco dopo che il pesce non cera e cosi; nenache il piccolo Rapala', si era magnato tutto lasciandoci solo il terminale di filo di acciaio che non ha gradito.
Appena fuori dal ridosso di Ilha Grande si fa'vivo il SW come da copione, su di randa e genoa al 150 %.Si fila bene 6/7 nodi, poi comincia il rinforzo e in poppa piena prendiamo una mano alla randa e riduciamo il genoa a fiocco , si continua a pedalare sempre a 6/7 nodi.All'ulteriore rinforzo decidiamo di ammainare in poppa la randa e filare solo con fiocco , si fila bene , ma il solito mare incrociato da SW che si scontra con la perenne risacca del SE ci centrifuga bene con risciacquo.Verso sera il vento dopo aver fatto alcune rotazioni da sud a sud est se ne va', e il motore prende campo.
Al passaggio davanti a Rio de Jainero il solito traffico commerciale e peschereccio, ce non ci fa'proprio dormire sonni tranquilli.
Durante tutta la giornata non si riesce a prendere nessun bollettino via radio, la propagazione fa'proprio schifo e l'aria e carica di ellettricita', durante la notte lampi e tuoni che illuminano a giorno, poi poco prima dell'alba nei pressi ormai di Cabo Frio, con una grande luce di una nave (crediamo) che ce la portiamo dietro da ore sempre a ore undici senza riuscire a capire che razza di robo sia, ci stupiamo che cosi'grosso e illuminato non abbia AIS.
Il cielo si fa'nero come la pece, I fulmini aumentano e se ne vedono a poppa cadere verticali in acqua, faccio a tempo a scollegare l'antenna della radio SSB ficcare l'elettronica varia dentro al forno che BANG…dal niente 60 nodi di poppa, l'autopilota gliela da'su'e la barca si traversa, intanto la pioggia cade cosi'forte che fanno male le orecchie dal rumore, io in pozzetto non riuscivo sentire Antonella che mi parlava dal primo gradino dell'uscita del tambuccio.Mi fiondo alla ruota , ho la giacca della cerata ma sotto solo un paio di pantaloni di cotone che dopo tre secondi sono fradici.Nel frattempo perdiamo il riferimento con la nave che con la pioggia battente non si vede a due metri , devo guerreggiare al timone, la barca e'partita sparata a piu'di 8 nodi con il motore in folle ma fa'fatica a manovrare, io voglio fare una rotta verso il mare aperto per evitare la nave.Scopriremo poi la mattina con la luce che era una mega gru tipo Micoperi (quelle da assemblare le paittaforme petrolifere) rimorchiata da un rimorchiatore con minimo 300 metri di cavo di traino…tutti senza AIS…ma sono matti questi ?
A peggiorare le cose si mette anche il dinghy che come al solito nelle tratte corte lo appendiamo allo spoiler di poppa, ma ora si rovescia e aggiunge supefice al vento .Poi un gran rumore sullo spoiler , con l'ondeggiamento la cimetta del timone di Eolina (eolico di sinistra) si ingavagna su una pala e la rompe, con il vento che soffia da matti l'eolico continua a girare anche con una pala in meno ma essendo sbilanciato fa'tremare tutto lo spoiler e quindi tutta la barca…insomma un pandemonio.
Tutta la questione sara'durata una mezzoretta, ma di una violenza e rapidita'incredibile, noi zuppi e ammollati, Cabo Frio era una possibile sosta se il meteo non ci dava buono, visto che e'quasi due giorni che siamo senza meteo e noi e la barca necessitiamo un po'di riposo decidiamo di entrare nella Bahia di Prahia do Forno per riposarci un po'e prendere qualche bollettino.
Arriviamo all'ancoraggio verso le 08:00 , tempo per quattro uova scramble con pancetta , due pomodori alla griglia e caffe d'orzo …una colazione da re.
BV Angelo e Antonella on S/Y Stranizza via radio SSB

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