domenica 22 marzo 2015

Date a Cesare quel che e' di Cesare

Maria Galante 13/Marz0/2015

A Cesare quel che e' di Cesare (Vergingetogere permettendo)

Anche se Maria Galante e' carina e tranquilla secondo gli standard caraibici, dopo tre settimane siamo finalmente contenti di ripartire e navigare.Un po' macchinoso il distacco dal fatidico pontile dei pescatori, vento al traverso, poco spazio di manovra, barca a vela sottovento, noi di poppa al pontile con a prua ancora principale con catena , e seconda ancora con un angolo verso il sopravento per impedire che la prua si abbatta, la sera prima con Antonella fatti i vari piani ...aspettando che il pescatore a noi sopravento se ne esca per pescare per avere spazio di manovra.Piano A, tiriamo una cima di poppa molto sopravento, poi molliamo a mano la seconda ancora cosi' da rimanere sulla prima e cazzando la cima di sopravento allineare la poppa al vento , quindi issare l'ancora principale e sfilando la cima di poppa a doppino andarsene.Piano B , mettere le cime di poppa a doppino, issare la prima ancora , mettere parabordo nella cima della seconda ancora , lanciare la cima dell'ancora in acqua e sfilare i doppini da poppa.La mattina alle 6 il pescatore esce per fare il suo lavoro, guardo il vento...quasi nullo , via che si va', Antonella naturalmente schizza su in piedi come un sol uomo e le annuncio che faremo il piano C...ma qual'e il C ? Semplice semplice, su' di ancora principale gettiamo le cime di poppa sul pontile, gettiamo la cima della seconda ancora in acqua con il parabordo per ripescarla e via che partiamo e ci andiamo a mettere all'ancora nel porto per poi andare a recuperare le 4 cime di poppa , e la seconda ancora, a perte lo spedare a mano dal tender la seconda ancora affogata nel fango che ha richiesto un extra lavoro della mia povera schiena, tutto e' andato a meraviglia spedendo le prossime due ore a lavare tutto insozzato dal fango puzzone del porto.
.Dopo essermi curato una congiuntivite (almeno spero) e fatti gli occhiali nuovi sia io che Antonella ....finalmente si naviga su Les Saints , piccolo arcipelago a sud della Guadalupa.Usciti dal porto un bel forza 5 sostenuto...meno male che finalmente lo abbiamo di poppa piena, apriamo solo fiocco e via che si fila a 5 nodi e piu'.Navigazione tranquilla e serena,arriviamo nel bel arcipelago....ma ancorare e' un problema, gli ancoraggi sono pochi e super ballonati da barche...giriamo piu' di due oresenza risultato, alla fine buttiamo l'ancora in un postaccio un postaccio al vento e parzialmente al mare ...si balla mica poco...ma finche mare e vento (30 nodi) se ne vengono dalla stessa direzione non c'e' male ...ma durante la notte il vento calera' ma il mare ci colpira' al traverso e allora rollio a gogo', non si riesce a chiudere occhio...aneliamo la luce per partircene anche se a malincuore per il bel posto ma felici di uscire dalla centrifuga.Alle 6 gia' issiamo ancora, previsioni sempre 4/5 sforzati NE/E per noi vorra' dire lasco se va' bene, traverso se va' male ...appena usciti dal ridosso ...va' male , traversone con 28 e passa nodi di vento e mare al seguito.Antonella se pur senza quasi aver dormito e senza colazione, impavida al timone a gestire ste belle ondotte al traverso .Il passaggio del canale tra l'arcipelago e la Guadalupa e' una quindicina di miglia e con punte a piu' di 7 nodi di velocita' passa presto.Una volta sottovento alla Guadalupa il mare si calma ...ma comincia il gioco del vento catabatico, raffiche da 30 nodi per poi zero vento, finche' nella seconda parte dell'isola essendo piu' pianeggiante il catabatico si stabilizza sempre pero' con rafficoni .Siamo preoccupati dell'arrivo a Deshaeis , e' il posto dove dobbiamo anche sdoganare prima di saltare su Antigua...speriamo di trovare posto, la baia non e' proprio immensa e visto l'affollamento nell'arcipelago non sappiamo come sara'.Arriviamo in un mare di alberi..ma c'e' posto e ci ancoriamo in dieci metri di acqua in sabbia , un tirone e siamo arrivati, giornata pesante ...senza aver dormito la notte prima e la bella veleggiata impegnativa, apriamo il tavolo in pozzetto e si va' a finire a birre e patatine e formaggio , come dessert un T-punch al rhum..poi penichella.
Ho intitolato questo post a Ceare quel che e' di Cesare (anche se dopo Vergingetogere i francesi non aprezzeranno questa frase) perche' nei post precedenti ho parlato non troppo bene delle qualita' ancoresche dei francesi, voglio pero' spezzare una lancia a loro favore e tanto di cappello nella loro organizzazioni delle colonie d'oltremare.Partendo dalla Guiana Francese passando dalla Martinica fino alla Guadalupa, tutte organizate egregiamente, con uffico del turismo super organizzato, pratiche di entrata e di uscita via computer normalmente all'uffico del turismo o come qua' all'interno di un negozio di souvenir, internet gratis o in qualche piazza o come qua' sopra all'ufficio della polizia un cyber point governativo, non si vede poverta' evidente in giro, i servizi sociali che funzionano, si sente un senso di sicurezza passeggiando in citta'.Qua' addirittura domani sera fanno come tutti i martedi un piccolo party di ben venuto per i naviganti...per fortuna che Antonella padroneggia il francese , fosse per me' mi sentirei come Toto' e Peppino de Filippo quando vanno a Milano.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.