lunedì 21 gennaio 2013

Diario di viaggio 24-25 dicembre 2012

-Scritto da Antonella-

Premessa
Pubblico questo post in ritardo, e successivamente al resoconto del viaggio da Malta a Siracusa e ritorno, ma ci tenevo a scrivere le mie impressioni, soffermandomi su alcuni momenti.


Partenza da Malta alle 5,30.
Fa ancora buio, sono al timone  e uscendo dal porto mi sembra di immergermi nel buio della notte. Spero che l’alba arrivi presto.
La navigazione procede tranquilla a parte qualche problema elettronico con il GPS e il computer di bordo …..in questi  frangenti  la mia agitazione aumenta.
Decidiamo di arrivare a Siracusa ( 80.47 miglia ) a cinque nodi di media vuol dire 16 ore di viaggio e arrivare di notte, ma non abbiamo voglia di fermarci a Marzamemi per spezzare – e prolungare – il tragitto.
Non  c’è troppo traffico di grosse navi come ci aspettavamo,
solo una barca a vela dalla foggia strana ( due alberi  con l’albero di mezzana molto piccolo e molto bassa) e un motoscafino.
Poi verso il  tramonto arriviamo in vista di Capo Passero. Sappiamo che dobbiamo fare attenzione perché ci sono reti, nasse e  boe non segnalate in giro. Infatti appena ci avviciniamo all’isola di Capo Passero ecco una cosa bianca  apparire sulla dritta.
Mentre  la guardo scorrere al traverso, Angelo impreca. Una cima affiora dall’altra parte e per un pelo non si impiglia nell’elica.
Poco dopo sentiamo uno strattone e vediamo un filo di nylon che salta nell’acqua. E’ la lenza che Angelo aveva calato in acqua. Il rapalà è sparito, non sappiamo se è stato un pesce o si è impigliato in una rete.
Ci godiamo il tramonto da un lato (Ovest) e la luna già alta nel cielo dall’altro ( Est). Siamo quasi alla fine del viaggio, è tutto molto bello ma non vediamo l’ora di arrivare. Più di dodici ore  in mare d’inverno sono tante.
Quasi in prossimità del secondo W.P. alla luce della luna, il mare è una gamma di grigi. Ad un certo punto vedo  qualcosa muoversi nell’acqua, sento un rumore e poi un tonfo  e vedo un grosso pesce scuro saltare. E’ già successo quest’estate sempre mentre arrivavamo  a Siracusa dalla Grecia, di notte.
……25 settembre - 24 dicembre riprendiamo la navigazione dopo tre mesi. Di quello che mi era sembrato un viaggio iniziatico, dove avevo acquisito molte sicurezze rimane un ricordo un po’ sbiadito e ho avuto un po’ di timore a ripartire. Certo le condizioni non sono le stesse. Là era estate e adesso è inverno, anche se è l’inverno mite del Sud, non siamo più abituati al freddo.
Intorno al Capo di Murro di Porco il vento aumenta un po’ e abbiamo il timore che dopo una navigazione con poco vento e quasi  niente alla fine, arrivino i 20 nodi all’ormeggio, ma per fortuna è un timore che svanisce appena giriamo il capo.
Rimane il timore di incrociare boe non segnalate e non illuminate, fino quasi dentro al porto di Siracusa. Un odore acre, sempre più forte, di bruciato all’ingresso di Siracusa.
Io sto tremando dal freddo e dalla stanchezza ma tutto procede per il meglio, compreso arrivo e ormeggio al Marina.
Arrivare a Siracusa di notte è sempre una magia.


GPS, Computer, autopilota, funziona  tutto!



Capo Passero al tramonto.(prima e dopo)




Stranizza all'ormeggio al Marina di Siracusa ... quasi deserto.

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