By Angelo
Foto by Antonella
24 aprile 2025
Per fare un
attimo di riassunto, l’ultima destinazione sul blog è stata Dunkerque, da lì
abbiamo fatto solo una sosta a Oostende in Belgio e di lì siamo passati direttamente
a Breskens in Olanda poi Scheveningen, Ijmuiden, e Oudeschild nell'isola di Texel ( Frisian Islands o Isole Frisone in italiano)
Gli ultimi 4 porti
sono senza storia, grossi porti commerciali attorniati da industrie e grande
traffico marittimo commerciale, insomma nulla di interessante per noi, poi finalmente
con l’arrivo nelle Frisian Islands, abbiamo ripreso un po’ di fiducia nell’umanità
essendo posti molto belli, protetti e a misura di uomo.
16 aprile 2025
Da
Dunkerque a Oostende. 28 miglia
Partiti sul
mezzogiorno per prendere la marea che fila verso est, vento da sud ovest
debole che ci permette per un tre quarti della rotta ad andare a vela, poi
aiutino del motore.
Il porto di Ostenda è un
grosso porto commerciale e industriale, la cosa buona di questi porti è che
essendo così commerciali, si può praticamente entrare con qualsiasi tempo, di
brutto è che bisogna fare lo slalom tra navi e barche di ogni tipo e fattura.
C’è un primo
marina a destra appena dopo l’entrata, ma abbiamo visto i prezzi online e ci
sembrano decisamente alti, decidiamo di entrare in profondità per
arrivare ad uno Yacht Club proprio in fondo al porto.
Proviamo a
collegare il cavo della 220, ma non c’è elettricità nella colonnina, poco
male, accendiamo la Reflex e domani è un
altro giorno.
Incontriamo sul
pontile un omarello attempato ma che parla un discreto francese, gli chiediamo
dov' è l’ufficio del marina, ma ci risponde che apre male a pena due giorni
alla settimana e oggi è chiuso, ci dice però che c’è il Commodoro da qualche
parte.
Ci porta in
ufficio che non è altro che una cabina di comando di una vecchia nave, è un
tipo molto simpatico e parla 3/4 lingue compreso anche un po’ di italiano
avendo fatto per molti anni il camionista internazionale.
17 aprile 2025
Da
Oostende a Breskens. 33 miglia
Alternanza di vela
e motore per il poco vento, poi per fortuna la corrente ci è venuta in aiuto.
Un po’ di
concentrazione per passare il porto industriale di Zeebrugge, con uscita ed
entrata di traghetti e cargo.
Primo marina olandese e siamo rimasti basiti, già all’ingresso chiara segnaletica di dove
andare ad ormeggiarsi se si è in transito, in ufficio solo l’Harbour Master
che però alle 16;30 se ne va’ a casina, noi arriviamo alle 19 e non c’è anima
viva in giro.
21 aprile 2025
Da
Breskens a Scheveningen. 60 miglia
Tappona lunga
dove, purtroppo, si prendono due cicli di marea con conseguente corrente che
gira prima a favore e poi contro.
Vento sempre
debole, la cosa peggiore in assoluto è stato tagliare perpendicolarmente l’uscita
del canale che porta il traffico di navi commerciali di mezzo mondo verso
Rotterdam.
Anche
Scheveninghen altro porto commerciale peschereccio. Il marina è relegato nell’ultimo
bacino dove per entrare bisogna fare un paio di svolte con passaggio da stretti
canali, in più quello che dovrebbe essere il pontile transiti è già bello pieno, non da transiti, ma sicuramente da locals.
Insomma un sacco
di barche in andana, diverse in doppia fila, alla fine decidiamo di andare in
andana con un Halberg Rassy 50, nuovo fiammante, con un po’ il timore di dargli
una strisciatina che ci sarebbe costata un mutuo, riusciamo a connettere il
cavo della luce, paghiamo via QR code e per la notte siamo a posto.
22 aprile 2025
Da Scheveningen a IJmuiden. 25 miglia
Partiamo prestino
e sulle 08:00 siamo fuori per sfruttare al meglio la corrente. Per mezza tappa
ci da’ buono a vela poi il vento cala drasticamente.
Entriamo a
IJmuiden, altro grosso porto commerciale che collega via canale direttamente ad
Amsterdam a poche miglia. Il marina è un po’ defilato sulla dritta, lontano
dagli enormi lock che gestiscono l’entrata e l’uscita per Amsterdam.
A terra, sembra
un immagine tratta dal vecchio film “Metropolis” industria chimica spinta, con
pennacchi di fumo che si mischiano alla nebbiolina, giganteschi eolici davanti
a enormi ciminiere, insomma un paesaggio da "Tempi moderni" di Charlie Chaplin.
Il marina è enorme, all’entrata un enorme cartello che indica i vari pontili per misura di
barca, noi rientriamo nei 10-12 metri e quindi ce ne andiamo al pontile M.
23 aprile 2025
Da
IJmuiden a Oudeschild ( isola di Texel). 37 miglia
In verità
dovevamo andare a Den Helder, 5 miglia prima di Oudeschild, ma poi grazie ad un
amico tedesco, che sapevamo che era passato da queste parti, che ci ha consigliato
sicuramente Oudeschild, essendo Den Helder un altro grosso porto per di più appartenente
alla marina militare olandese.
Decidiamo di
partire in bassa marea e di avere un paio di ore di corrente contro per poter
sfruttare al massimo poi la corrente verso est, e più che altro di poter
doppiare il Capo Kaaphoofd prima delle 16, perché per quell’ora ci si aspetta
un rinforzo di vento da nord est e quindi sul naso con corrente che fila contro
il vento con conseguente creazione delle race.
Il vento ci da’
buono con l’est inizialmente, poi in concomitanza del cambio di marea gira più
da nord est, nel frattempo la corrente comincia a spingere allegramente, passiamo
il capo verso le 13 in largo anticipo ed entriamo nel canale Marsdiep con la
corrente in full action, si fila a più di 8 nodi, con gorghi e quant’altro,
ma a quella velocità chi ha paura dei gorghi.
Nell’entrata a Oudeschild praticamente non esistono moli o
altro, ci si allinea con due serie di boe colorate e poi l’ultimo verde e rosso
direttamente sulla spiaggia. Temevamo un po’ la corrente trasversale in entrata, ma alla fine va’ bene.
Si entra, poco
dopo, virata a destra di novanta gradi, dopo 200 metri altra svolta a destra di novanta gradi, piccolo passaggio nel bacino del marina, dopo 100 metri svolta a novanta
gradi a sinistra e ci si dirige verso la zona dei transiti. Per fortuna i
pontili transiti hanno i fingers, mentri quelli dei locals solo due grosse
briccole. Il marina è super riparato e anche col forte nord est dei giorni a
venire saremo sempre ben ridossati.
I prezzi dei
marina in Olanda sono cresciuti rispetto alla Francia, ma sono cresciuti di
pari passo i servizi che offrono.
Finalmente in un
posto umano e piacevole, d’ora in poi saremo sempre nell’arcipelago e speriamo di
viverle al meglio e di vedere fauna e flora di questo bellissimo arcipelago. Già venendo qua abbiamo avuto diversi avvistamenti di foche davanti alla
barca, speriamo sia un bel segno.
| Il Campanile di Saint Eloi chiamato "beffroi" |
| Monumento ai caduti delle guerre alla base del campanile. |
| 16 aprile. Partenza da Dunkerque |
Passati !
Verso l'uscita
Breskens, Netherlands
Breskens si trova su una riva del canale del delta del fiume Schelda dal quale si arriva tramite la rete di canali, ad Anversa. Dall'altra parte del canale si trova Vissingen, un grande porto industriale e peschiero.
La regione dei Paesi Bassi comprende anche la parte del Belgio, una volta unita all'Olanda. Il nome ufficiale dell'Olanda è Netherlands che significa Paesi Bassi.
| Il fiume Schelda con il passaggio dei cargo e Vissingen sullo sfondo |
| Il traghetto da Breskens a Vissingen |
| L'argine di protezione di Brekens |
Antiche travi del porto di Breskens, Bankjes van Bresjes https://www.dorpsraadbreskens.nl/de-bankjes-van-bresjes/ donate dal falegname alla città. Diciannove utilizzate come panchine e sulle quali si trova un codice QR che collega a un sito e per ognuno a un video su youtube dove un cittadino racconta una storia del paese.
21 aprile, da Breskens a Scheveningen
Il traghetto che devia all'incrocio

Zeehonden, in italiano foche
Vista del marina da Nord, le pecore pascolano tranquillamente sugli argini costruiti per difendersi dalle inondazioni.
Le casette all'interno del museo.
L'antica officina del fabbro con i pattini da ghiaccio fissati agli zoccoli di legno.
Il mulino









