By Angelo
Foto by Antonella
20 febbraio La
Rochelle
Da La Rochelle a
Les Sables d’Olonne, 34 miglia.
Abbiamo il
crepuscolo nautico verso le 07:30, l’alta marea alle 08:06, anche se con
corrente debole.
Alle 07: 00 ci
alziamo e alle 07:30 partiamo, forse un filo in ritardo perché alle 08:00
avremmo dovuto essere sotto al ponte che collega la terra ferma con l’Île de
Re.
La notte quando
siamo al marina teniamo collegato un piccolo termosifone ad olio che ci regala
alla mattina ben 16 gradi all’interno, fuori 8 gradi.
Usciamo dal marina
e dal canale, issiamo randa e apriamo genoa per andarcene ad una comoda
andatura di lasco verso il ponte.
Arriviamo davanti
al porto commerciale con Antonella al timone e io alla navigazione,
non guardo molto la cartografia, fidandomi dei miei ricordi dall’ultima volta
che passammo da qui.
Poi Antonella mi
fa’ notare una nave ormeggiata e cosí scopro guardando sul tablet che stavo
guardando dentro al porto commerciale! Mai fidarsi dei propri ricordi.
Passiamo il jetty
del porto e ci avviciniamo al ponte, il vento rinforza e ci mettiamo di poppa piena per allinearci alle due mede verde e rosso e passare
sotto la campata che la cartografia riporta alta 30 metri.
Passare sotto i
ponti da’ sempre una senzazione di pericolo, anche se con i nostri 16 metri di
albero dovremmo passare larghi.
Passiamo con
vento in poppa e tenendo d’occhio la cima dell’albero, saranno anche 30 metri
sulla carta, ma a me sembrano molto meno, in teoria dovrebbero rimanere 14 metri di spazio, sarà
l’effetto ottico o la paura di sbattere, ma a me sembra che rimangano al massimo 4-5 metri.
Va beh, passiamo
con andatura a farfalla, proseguiamo per altre 16/17 miglia, poi il vento cala
drasticamente e il Volvo ci da’ una mano, il mare dopo il ridosso de l’Île de
Re cresce a quasi 2 metri al traverso e con poco vento è anche poco piacevole.
Arriviamo vicino
al canale d'ingresso di Les Sables d’Olonne. Oltre alla storia che lo
avvolge per la Vendée Globe, c’è anche il nostro ricordo di quando 25 anni fa’
varammo Stranizza proprio qui.
Siamo ancora al
minimo di marea, per fortuna non alle sizigie (sigizie per i comuni mortali)
però ci si ripresenta sempre il problema di sapere la profondità del canale.
Antonella chiama la capitaneria e questa volta trova chi sa, rispondono che non c’è
problema per il pescaggio ma di seguire l’allineamento dei due rossi
posizionati presso il vecchio faro.
Ormeggiamo al
pontile dei transiti, andiamo in ufficio per le poche pratiche e ci assegnano
al pontile I, che a noi sembra dove eravamo 25 anni fa’.
Ora ce ne stiamo tranquilli per il passaggio di un paio di perturbazioni e un altro paio che pur non passando
direttamente da Biscaglia, creano comunque un mare da 3-4 metri e intanto ci
godiamo Les Sable d’Olonne che di sta stagione è una chicca.
20 febbraio partenza da La Rochelle |
Il ponte che collega l'Île de Re a La Rochelle, si intravedono le boe rossa e verde del passaggio. |
Il passaggio segnalato del ponte con il quadrato rosso (sinistra) |
Passato il ponte, l'Île de Re sullo sfondo. |
Les Sables d'Olonne
by Antonella
![]() |
Les Sables d'Olonne, padiglione della Vendée Globe "LA LEGGENDA COMINCIA QUI" come per noi è cominciata con Stranizza! |
A Les Sables d'Olonne, sono ancora in attesa degli ultimi tre skipper della Vendée Globe, molte delle barche arrivate prima sono già tornate ai loro porti di provenienza, lungo i pontili del villaggio sono rimaste solo alcune. I pontili sono accessibili ma il villaggio è chiuso e aprirà solo per gli ultimi arrivi.
L'imbocco del canale di Les Sables d'Olonne |
Gli scogli a sinistra dell'imbocco del canale |
Les Sables d'Olonne verso Port Olona |
Port Olona, la barca che ha vinto la prima edizione della Vendée Globe 1989-1990 recuperata e rinominata T One One. |
![]() |
L'ingresso del villaggio |
![]() |
Il poster immenso con le facce dei vincitori delle varie edizioni e il tempo impiegato. |
![]() |
Il pontile di arrivo, sullo sfondo T ONE ONE |
![]() |
Gli IMOCA dell'ultima edizione, molti senza crocette |
L'albero del primo Imoca 1989 con le crocette |
![]() |
L'IMOCA di Violette Dorange, la skipper più giovane della flotta, 23 anni ha completato al 25o posto su 40 partecipanti. |
![]() |
L'IMOCA di Jingkun Xu, il primo cinese a completare la Vendée Globe e atleta paraolimpico senza un braccio come l'altro skipper Damien Seguin nato senza una mano. |
![]() | |
Stranizza al pontile I |
![]() |
Sullo stesso pontile di Stranizza, OVNI 345 Alubat del 2000, un nuovo OVNI 370 Alubat "adattato nelle forme alle esigenze del mercato" ! L'abbruttimento delle linee. |
Un mini 650 della transat |
![]() |
La barca del Salvataggio con le ancore piú comuni in Francia ... le Fob |
![]() |
Trompe l'oeil in paese |
passeggiata lungo la costa, il faro Armandèche circondato da scogli e bassi fondali a Nord Ovestdell'ingresso di Les Sables |
Il pontile dedicato lo scorso anno a Philippe Jantot ideatore della Vendée Globe |
27 febbraio 2025
Da Les Sables d’Olonne
a Île de Yeu. 30 miglia
Passate le varie
perturbazioni e i vari pellegrinaggi nei chandlery sempre ben forniti,
decidiamo di partire giovedì 27 in previsione vento leggero da nord est, mare
1.6 metri a 11 secondi da ovest.
Sincronizziamo l’orario
del distacco dal pontile con la possibile profondità del canale di uscita.
La bassa marea è
alle 10:30, con un minimo di 0.7 mt, dobbiamo quindi tenerci un po’ di fondo per non
toccare e nello stesso tempo dobbiamo essere il più vicino possibile nella
scala dei dodicesimi (suddivisione del tempo della marea) per attenuare la corrente.
Alla fine
decidiamo di mollare alle 09:00, un'ora e mezza prima della bassa, che ci darà circa
un metro e mezzo di livello di marea, attenuando notevolmente la forza della corrente.
Facciamo l’uscita
senza problemi, fuori già una brezza da nord est, su randa e apriamo genoa,
per circa metà rotta riusciamo ad andare a vela, poi il vento cala
drasticamente e ci aiutiamo col motore.
L’idea è di
andarsi ad ancorare nella baia di Anse des Vieilles per la notte, anche se non
ne siamo molto convinti con mare da ovest. L’isola è piccola e il mare da ovest viene
deviato in sud, in più avevamo ancorato lì in agosto del 2021 ed era stato un incubo, con risacca da ovest e vento da nord,
praticamente le stesse condizioni di ora.
Arriviamo alla
baia e con 1.6 mt di mare da ovest, la risacca entra prepotente, ritroveremmo
vento da prua e mare al traverso, un perfetto cocktail per passare la notte in
bianco, ciliegina sulla torta poi, la temperatura la notte scende sui 5/6 gradi
e anche se abbiamo la stufa a gasolio, non la lasciamo mai accesa di notte per
paura del monossido, quindi la notte in barca ci si trova con 8/9 gradi, in più
rollando, mica bello.
Ora ci avvertono
al telefono di stare attenti ai pontili sporchi dalle cacche dei gabbiani dal
tanto che non ci sono barche ormeggiate. Entriamo e i finger sono vuoti. Preferisco alla grande gli escrementi dei gabbiani al bordello di gente e barche di
agosto, poi 18 euro al giorno con tutti i servizi e un mega wi-fi che arriva
addirittura all’interno della barca e la possibilità di tenere acceso il
termosifone ad olio che alza la temperatura interna a 17 gradi, mi sembra
proprio che ne valga la pena.
Da Les Sables D'Olonne a Port Joinville con deviazione alla baia a sud di Île d'Yeu
![]() |
Partenza da Les Sables d'Olonne con un paio d'ore a vela. Giornata splendida e mare tranquillo. |
Île d'Yeu, Pointe des Corbeaux a sud est dell'isola. |
![]() |
Passeggiata verso Anse des Vieilles |
La chiesa di Saint Sauveur, il paese al centro dell'isola e uno dei tre centri abitati. |
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.