sabato 1 marzo 2025

Da La Rochelle a Île d'Yeu

By Angelo

Foto by Antonella

20 febbraio La Rochelle

Da La Rochelle a Les Sables d’Olonne,  34 miglia.

Abbiamo il crepuscolo nautico verso le 07:30, l’alta marea alle 08:06, anche se con corrente debole.

Alle 07: 00 ci alziamo e alle 07:30 partiamo, forse un filo in ritardo perché alle 08:00 avremmo dovuto essere sotto al ponte che collega la terra ferma con l’Île de Re.

La notte quando siamo al marina teniamo collegato un piccolo termosifone ad olio che ci regala alla mattina ben 16 gradi all’interno, fuori 8 gradi.

Usciamo dal marina e dal canale, issiamo randa e apriamo genoa per andarcene ad una comoda andatura di lasco verso il ponte.

Arriviamo davanti al porto commerciale con Antonella al timone e io alla navigazione, non guardo molto la cartografia, fidandomi dei miei ricordi dall’ultima volta che passammo da qui. Grave errore: ad un certo punto vado in confusione vedendo tra noi e il ponte una passerella dove transitano anche autovetture! Ops - penso - hanno costruito una nuova passerella e non si passa più e ci toccherà fare il giro de l’Île de Re dall'esterno!

Poi Antonella mi fa’ notare una nave ormeggiata e cosí scopro guardando sul tablet che stavo guardando dentro al porto commerciale! Mai fidarsi dei propri ricordi.

Passiamo il jetty del porto e ci avviciniamo al ponte, il vento rinforza e ci mettiamo di poppa piena per allinearci alle due mede verde e rosso e passare sotto la campata che la cartografia riporta alta 30 metri.

Passare sotto i ponti da’ sempre una senzazione di pericolo, anche se con i nostri 16 metri di albero dovremmo passare larghi.

Passiamo con vento in poppa e tenendo d’occhio la cima dell’albero, saranno anche 30 metri sulla carta, ma a me sembrano molto meno, in teoria dovrebbero rimanere 14 metri di spazio, sarà l’effetto ottico o la paura di sbattere, ma a me sembra che rimangano al massimo 4-5 metri.

Va beh, passiamo con andatura a farfalla, proseguiamo per altre 16/17 miglia, poi il vento cala drasticamente e il Volvo ci da’ una mano, il mare dopo il ridosso de l’Île de Re cresce a quasi 2 metri al traverso e con poco vento è anche poco piacevole.

Arriviamo vicino al canale d'ingresso di Les Sables d’Olonne. Oltre alla storia che lo avvolge per la Vendée Globe, c’è anche il nostro ricordo di quando 25 anni fa’ varammo Stranizza proprio qui.

Siamo ancora al minimo di marea, per fortuna non alle sizigie (sigizie per i comuni mortali) però ci si ripresenta sempre il problema di sapere la profondità del canale. Antonella chiama la capitaneria e questa volta trova chi sa, rispondono che non c’è problema per il pescaggio ma di seguire l’allineamento dei due rossi posizionati presso il vecchio faro.

Ormeggiamo al pontile dei transiti, andiamo in ufficio per le poche pratiche e ci assegnano al pontile I, che a noi sembra dove eravamo 25 anni fa’.

Ora ce ne stiamo tranquilli per il passaggio di un paio di perturbazioni e un altro paio che pur non passando direttamente da Biscaglia, creano comunque un mare da 3-4 metri e intanto ci godiamo Les Sable d’Olonne che di sta stagione è una chicca.


Track dalla Rochelle a Les Sables d'Olonne



Passaggio sotto al ponte con svista del porto commerciale







20 febbraio partenza da La Rochelle






Il ponte che collega l'Île de Re a La Rochelle, si intravedono le boe rossa e verde del passaggio.

Il passaggio segnalato del ponte con il quadrato rosso (sinistra)



Passato il ponte, l'Île de Re sullo sfondo.

Les Sables d'Olonne

by Antonella

Les Sables d'Olonne, padiglione della Vendée Globe "LA LEGGENDA COMINCIA QUI"  come per noi è cominciata con Stranizza!

A Les Sables d'Olonne, sono ancora in attesa degli ultimi tre skipper della Vendée Globe, molte delle barche arrivate prima sono già tornate ai loro porti di provenienza, lungo i pontili del villaggio sono rimaste solo alcune. I pontili sono accessibili ma il villaggio è chiuso e aprirà solo per gli ultimi arrivi. 

L'imbocco del canale di Les Sables d'Olonne

Gli scogli a sinistra dell'imbocco del canale


Les Sables d'Olonne verso Port Olona

Port Olona, la barca che ha vinto la prima edizione della Vendée Globe 1989-1990  recuperata e rinominata T One One.


L'ingresso del villaggio

Il poster immenso con le facce dei vincitori delle varie edizioni e il tempo impiegato.

Il pontile di arrivo, sullo sfondo T ONE ONE





Gli IMOCA  dell'ultima edizione,  molti senza crocette
L'albero del primo Imoca 1989 con le crocette 


L'IMOCA di Violette Dorange, la skipper più giovane della flotta, 23 anni ha completato al 25o posto su 40 partecipanti.

L'IMOCA di Jingkun Xu, il primo cinese a completare la Vendée Globe e atleta paraolimpico senza un braccio come l'altro skipper Damien Seguin nato senza una mano.


Stranizza al pontile I 

Sullo stesso pontile di Stranizza, OVNI 345 Alubat del 2000,  un nuovo OVNI 370 Alubat "adattato nelle forme alle esigenze del mercato" ! L'abbruttimento delle linee.




Un mini 650 della transat



La barca del Salvataggio con le ancore piú comuni in Francia ... le Fob

Trompe l'oeil in paese

passeggiata lungo la costa, il faro Armandèche circondato da scogli e bassi fondali a Nord Ovestdell'ingresso di Les Sables


Il pontile dedicato lo scorso anno a Philippe Jantot ideatore della Vendée Globe



27 febbraio 2025

Da Les Sables d’Olonne a Île de Yeu. 30 miglia

Passate le varie perturbazioni e i vari pellegrinaggi nei chandlery sempre ben forniti, decidiamo di partire giovedì 27 in previsione vento leggero da nord est, mare 1.6 metri a 11 secondi da ovest.

Sincronizziamo l’orario del distacco dal pontile con la possibile profondità del canale di uscita. Per il distacco dal finger, il momento migliore sarebbe con la stanca di marea per non rischiare di finire addosso a qualche altra barca ormeggiata. Altro problema, il 28 è luna nuova e quindi siamo in regime di sizigie, SHOM   (il servizio idrografico nazionale francese che ha le tabelle delle maree in Francia) chiama un coefficiente di 104, che di per sè è molto alto, quindi corrente più impetuosa del solito.
La bassa marea è alle 10:30, con un minimo di 0.7 mt, dobbiamo quindi tenerci un po’ di fondo per non toccare e nello stesso tempo dobbiamo essere il più vicino possibile nella scala dei dodicesimi (suddivisione del tempo della marea) per attenuare la corrente.

Alla fine decidiamo di mollare alle 09:00, un'ora e mezza prima della bassa, che ci darà circa un metro e mezzo di livello di marea, attenuando notevolmente la forza della corrente.

Facciamo l’uscita senza problemi, fuori già una brezza da nord est, su randa e apriamo genoa, per circa metà rotta riusciamo ad andare a vela, poi il vento cala drasticamente e ci aiutiamo col motore.

L’idea è di andarsi ad ancorare nella baia di Anse des Vieilles per la notte, anche se non ne siamo molto convinti con mare da ovest. L’isola è piccola e il mare da ovest viene deviato in sud, in più avevamo ancorato lì in agosto del 2021 ed era stato un incubo, con risacca da ovest e vento da nord, praticamente le stesse condizioni di ora. Decidiamo comunque di fare una prova, ma di tenerci il margine per eventualmente fare in tempo ad entrare a Port Joinville con l’alta marea delle 16:30 nel caso l’ancoraggio non ci soddisfi.

Arriviamo alla baia e con 1.6 mt di mare da ovest, la risacca entra prepotente, ritroveremmo vento da prua e mare al traverso, un perfetto cocktail per passare la notte in bianco, ciliegina sulla torta poi, la temperatura la notte scende sui 5/6 gradi e anche se abbiamo la stufa a gasolio, non la lasciamo mai accesa di notte per paura del monossido, quindi la notte in barca ci si trova con 8/9 gradi, in più rollando, mica bello. Viriamo e ci dirigiamo a Port Joinville, anche lì già stati nel 2021 in agosto e lo ricordiamo come un inferno dantesco da quante persone e barche ci erano ammassate.

Ora ci avvertono al telefono di stare attenti ai pontili sporchi dalle cacche dei gabbiani dal tanto che non ci sono barche ormeggiate. Entriamo e i finger sono vuoti. Preferisco alla grande gli escrementi dei gabbiani al bordello di gente e barche di agosto, poi 18 euro al giorno con tutti i servizi e un mega wi-fi che arriva addirittura all’interno della barca e la possibilità di tenere acceso il termosifone ad olio che alza la temperatura interna a 17 gradi, mi sembra proprio che ne valga la pena.



Da Les Sables D'Olonne a Port Joinville con deviazione alla baia a sud di Île d'Yeu

 

Partenza da Les Sables d'Olonne con un paio d'ore a vela. Giornata splendida e mare tranquillo.

 

Île d'Yeu, Pointe des Corbeaux a sud est dell'isola.


Pointe des Corbeaux




Passeggiata verso Anse des Vieilles



La chiesa di Saint Sauveur, il paese al centro dell'isola e uno dei tre centri abitati.







Anse des Vieilles da terra











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