sabato 27 marzo 2021

Horta > St.Maria con pit stop a Pico

 

Horta > St.Maria con pit stop a Pico

 

By Angelo

 

Anche se la primavera sulla carta e’ arrivata , in realta’ il meteo ne risente parzialmente.E’ un po tutto l’inverno che pensavamo di veleggiare su St.Maria , l’isola piu’ a sud dell’arcipelago delle Azzorre, poi vuoi per il meteo complicato, lavori nella casa e tanto altro per un motivo o per un altro pur avendo sempre in mente la navigazione non eravamo mai riuscita a concretizzarla.

Gia’ dalla scorsa settimana ci si presentava una finestra meteo interessante per l’inizio di questa settimana, continuato a seguire giornalmente l’evolversi ma l’ultima decisione da queste parti bisogna prenderla la sera prima se non la mattina stessa.Le depressioni viaggiano veloci e non sempre nella direzione che i metereologhi  vorrebbero.

Domenica 21 eravamo quasi convinti di farcela con una diretta di 195 miglia ad arrivare a St.Maria, gia’ la sera cominciavamo  ad avere qualche dubbio.L’idea era di partire il lunedi’ verso  il mezzogiorno per trovare un po’ di vento inizialmente.

Il lunedi’ partiamo sulle 11, ,pero’dopo poche miglia ci accorgiamo che di vento ce ne e’ davvero poco e nel frattempo un piccolo frontino si presenta per il giorno dopo.Decidiamo di fare un pit stop a Pico , per fare passare il frontino e partire meglio.

Ci fermiamo tre notti a Pico, monitoriamo il meteo e giovedi’ sembra il giorno perfetto, poco vento inizialmente ma poi un bel nord con finale a nord est , noi con rotta 120 ne usufruiremmo con un traverso all’apparente.

Il mercoledì preparandoci per il passaggio decidiamo di farci una mega camminata a Pico in un bellissimo sentiero , alla fine cammineremo ben 12 km arrivando con le gambe di legno duro in barca , ma contenti perche’ dal giorno dopo  in navigazione le gambe soffriranno il riposo.

Giovedi’ mattina , una giornata da copione, cielo blu  e neanche una nuvola all’orizzonte , vento nullo, ma e’ ben previsto nel meteo, nelle prime 15 miglia non ce ne sara’ anche dato dal ridosso di Pico e Sao George.

Smotoriamo per tre ore, poi comincia ad entrare il nord , dapprima deboluccio e via con genoa 150% e randa piena , poi piano piano in aumento a circa 24/26 nodi di apparente, una mano alla randa e fiocco a prua, andatura al traverso.

La nostra rotta diretta sarebbe per 120 T , ci aspettiamo pero’ nella notte un NE, che ci porterebbe ad un andatura piu’ stretta di bolina.

Decidiamo di partire con rotta 115 e di allargare l’angolo, creiamo un way point sopravento  in maniera che una volta al way point con il giro di vento potremo poggiare e mantenere un andatura al traverso, si allunga un po’ la rotta , ma ne dovremmo trarre piu’ benefici.

Per prevedere meglio questa situazione ci siamo avvalsi di una proprieta’ di Windy (considerando che non avremmo internet a bordo durante il passaggio), dove e’ possibile importare un file in gpx. e controllare ad un determinato tempo quale sara’ la situazione meteo del momento.La procedura e’ abbastanza semplice , si crea su OpneCpn una rotta con WP a 30 miglia ogni 6 ore, considerando una velocita’ di crociera di 5 nodi, nel nostro caso 6 WP , si salva la rotta, poi si apre Windy su internet e si importa il file da OpenCpn , a questo punto muovendo il cursore del tempo, possiamo prevedere che meteo avremo in quel determinato punto ad un certo tempo.Ho quindi simulato il meteo su tutti i 6 WP prima con il vento normale, e poi con le raffiche, ho salvato tutti i print screen in un file che ho utilizzato poi in navigazione per controllare la situazione meteo.

Questa e’ naturalmente una soluzione che va’ bene per navigazioni medio corte di 2/3 giorni , questo tipo di previsione con la barca in un determinato punto ad un ora stabilita’ la possiamo avere anche con Airmail dove c’e’ un programmino semplice semplice che permette questa funzione scaricando i grib GFS , il problema e’ che abbiamo rivelato che in questa area di arcipelago e di rilievi e’ molto piu’ attendibile l’ECMWF che ha un algoritmo specifico per i rilievi, il GFS e’ ottimo in oceano aperto ma qua’ e’ sempre troppo ottimista.Purtroppo non mi risulta che ci siano grib scaricabili via SSB in ECMWF , di qui’ la necessita’ di utilizzare il sistema sopra descritto.Naturalmente ci sarebbe anche la soluzione di utilizzare Predictwind via SSB , ma ha un costo , e in piu’ mi sembra di aver letto che non hanno la licenza per ECMWF , ma la utilizzano con software di loro proprieta’ dando come risultato normalmente 4 possibili rotte e previsioni , che a mio avviso non fanno altro che confondere ulteriormente la gia’complicata normale previsione meteo , lo abbiamo utilizzato in passato , ma al momento ci affidiamo a sistemi GRATIS J.

Alla partenza scorta di onore dei delfini locali, poco piu’ avanti un incontro con una testuggine gigantesca, inizialmente all’avvistamento pensavamo fosse una boa di ferro.

Il vento reale arriva gagliardo al lasco , che si tramuta poi in un traversone, il mare per fortuna ci mette tempo a montare e pur essendo al traverso non si soffre troppo.La giornata splendida aiuta moltissimo col suo bel sole, di giorno non c’e’ male anche se il nord e’ bello freschino, di notte pero’ la temperatura scende a 10 gradi.

L’hard top e’ davvero una gran cosa, abbiamo tutti i comandi delle vele all’interno e aiutandoci con l’autopilota riusciamo a gestirla bene.

La notte e’ ancora piu’ bella,anche se un po’ nuvolo, la luna quasi piena ci regala una bella visione notturna,

La navigazione procede , anche se il traverso e’ sempre il traverso , si rolla , queste medio/corte poi per il sonno sono terribili, non si riesce a prendere un ritmo, e alla fine si fa’ qualche nap qua’ e la’ ma non si riesce a fare una dormita seria, anche dato dal casino che c’e’ all’interno , quando si rolla e le onde sbattono sullo scafo alle volte come treni e’ davvero difficile rilassarsi

Avevamo diverse simulazioni di arrivo, ma alla fine e’ andata molto meglio del previsto, alle 16 eravamo gia’ a circa 12 miglia dall’arrivo, sapendo che di inverno il marina chiude alle 17, avendo gia’ un segnale pieno sul cellulare chiamo il marina.

Mi risponde subito Joa , che ci sta’ seguendo sull’AIS (d’inverno non e’ che hanno molto da fare da ste parti) , sa gia’ tutto di noi , avendo saputo il nome dall’AIS aveva gia’ spulciato il PC dove noi siamo gia’ registrati essendo passati da qui’ 6 anni fa’.Ci suggerisce a che pontile ormeggiarci e dice che ci aspetta per il check in.

Le ultime 30 miglia, col NE bello allegro abbiamo filato davvero bene , costantemente a piu’ di 6 nodi, alla fine completeremo questa traversata di circa 180 miglia in 33 ore ad una media di 5.2 nodi con un totale di sole 3 ore di motore…mica male.Alle 17:30 finalizziamo l'ormeggio.

Giriamo l’isoletta di la Vila e ci appare il paesino di St.Maria abbarbicato sulla montagna , uno splendore, entriamo , ormeggiamo al finger e poco dopo arriva Joa per fare l’entrata .

Poi una meritata bottiglia storica di spumante con olive e patatine, doccia niagaresca calda, due fili aglio e olio e la meritata notte di riposo alle 9 di sera.

Siamo un po’ sbattuti , per quanto sia l’Atlantico e’ sempre l’Atlantico, ma felici di questa traversata che sognavamo da tanto tempo.

Seguirà poi un post di Antonella con foto e un po' di storia.

Bv Angelo


In blu' la rotta diretta , in magenta la rotta fatta per organizzarsi meglio con l'entrata del NE


Lo screen shot sopra sulla previsione al WP 4 alle 03:00 di venerdi con vento normale, sotto stesso WP e stesso orario con raffiche di vento.




All'arrivo il bel paese di St.Maria


 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.