mercoledì 14 ottobre 2020

Lajes do Pico... con finale a sorpresa...

By Antonella

Scritto  a Lajes do Pico ( 38° 39' N 28° 23' W )  dal 1° ottobre al 3 ottobre 2020

Pico è l’isola geologicamente più giovane dell’arcipelago e con il suo vulcano, che è il rilievo più alto del Portogallo,  si distingue dal paesaggio delle altre isole per l’abbondante presenza di zone di lava solidificata ed una delle isole che non avevamo ancora visitato.

Siamo arrivati a Lajes do Pico, uno dei 3 comuni dell’isola omonima, alle 14 del 29 settembre, la prima navigazione dopo tanto tempo.

A Lajes do Pico c’è l’unico marina dell’isola, situato sulla costa meridionale  e aperto ai venti di SW. Lajes significa lastricato e il porto è stato creato da una laguna in mezzo a rocce vulcaniche  affioranti e per accedere al piccolo bacino portuale bisogna seguire il canale segnalato dalle boe.
La vista del paese è deliziosa, piccole casette bianche e nere con gli infissi colorati e intorno il profilo della montagna con i crateri, ricoperta da una vegetazione rigogliosa che contrasta con le rocce nere che si stagliano sul mare. Il porto è piccolo con pochi posti barca occupati perlopiù da barche locali. Alcune barche a vela sembrano abbandonate, in realtà si scopre che sono in riparazione sempre da gente del posto.
Al VHF Angelo chiama in inglese e non risponde nessuno. Allora decidiamo di telefonare e risponde un signore che preferisce parlare in portoghese, ma il marinaio che ci prende le cime parla un buon inglese, che dice di aver imparato con i videogames (?!).
Non ci sono molti velisti e i pochi che ci sono – tra cui noi - si distinguono benissimo dai locali. Questa è una particolarità delle Azzorre, ma forse anche di altri luoghi remoti e isolati e cioè che ci si sente inequivocabilmente stranieri, in particolare ci si riconosce tra velisti. Si è riconoscibile a distanza tant’è che tutti si rivolgono a noi in inglese direttamente ( molti azoregni sono emigrati o hanno lavorato negli Stati Uniti) ma c’è anche da dire che ci sentiamo stranieri anche in Italia, tant’è che ci capita anche in Italia che ci prendono per stranieri rivolgendosi a noi in inglese..

Insieme a noi  dopo poco sono arrivate altre due barche a vela di cui una olandese. Passeggiando abbiamo incontrato l’equipaggio –come dicevo ci si riconosce a distanza - una coppia. Ci si riconosce dal cappello a larghe falde, dai sandali e dallo zainetto e dall’aria un po’ trasandata e sperduta, ci si scambia informazioni su ormeggi e ancoraggi, meteo, programmi di navigazione, prezzi dei marina, etc. etc.
IL 1° ottobre noleggiamo una macchina e facciamo il giro dell’isola. Il paesaggio è veramente eccezionale e in giro c’è pochissima gente, quasi nessuno.

Pico, più delle altre isole dell’arcipelago è stata un’isola di balenieri. Questa attività è stata introdotta dagli americani nel XVIII sec. Spinti in queste acque alla ricerca di prede dopo aver saccheggiato le  loro coste. Gli azoregni hanno imparato presto e hanno modificato il modello delle barche baleniere rendendole più leggere e veloci rispetto a quelle americane. Le balene, i capodogli (cachalote) in particolare, venivano utilizzate in toto, ma soprattutto per l’olio che per ben due secoli ha illuminato le grandi metropoli. Ma l’economia primaria dell’isola era l’agricoltura, in particolare la coltivazione delle vigne che sono state devastate circa a metà del XX secolo dalla fillossera e dal mal bianco causando povertà e emigrazione. La vita degli isolani è stata dura e c’è stato un grande flusso migratorio nel continente americano. Strappare la terra alla roccia basaltica, il pericolo delle eruzioni, del mare, l’isolamento, hanno temprato questa gente e rafforzato il culto religioso espresso attraverso le feste e le processioni tra le più importanti quella dello Spirito Santo e la processione della Madonna di Lourdes. Davanti all’ingresso di ogni porto c’è una chiesa, in ogni strada o borgo c’è un Imperio, piccola cappella per la celebrazione dello Spirito Santo.

Il piccolo ma ben fatto museo dei balenieri rende bene la vita e la storia di questo luogo, grazie anche a un filmato realizzato negli anni settanta da un inglese sulla caccia alla balena, contribuendo ad aumentare il fascino selvaggio di queste isole.



Vista verso Ovest




Vista verso Est







IL PORTO E IL PAESE








Scivolo e fornaci utilizzate per la lavorazione primaria delle balene, di fianco al molo di ricezione.




Stranizza all'ormeggio e sulla destra il gommone dei Whale Watchers





I magazzini delle baleniere sede attuale del Club Nautico











IL PAESE



Testimonianza del grande impero coloniale portoghese,
 un vescovo azoregno per Macau (Cina ) e Timor (Indonesia) 





La piazza




Le baleniere sui marciapiedi







le barche che trainano le baleniere


GIRO IN MACCHINA DELL'ISOLA








Vista di Sao Jorge. 
Faial, Pico e Sao Jorge sono chiamate Ilhas do Triangolo perché le più vicine


Madalena do Pico

Madalena do Pico si trova di fronte a Horta. 







Il porto di Madalena




l'ingresso del porto vecchio e sullo sfondo le due rocce chiamate "In piedi" e "Sdraiato" resti di un cratere e dietro l'isola di Faial. 




DI NUOVO A LAJES 
PASSEGGIATA NEI DINTORNI E BAGNETTO





Il convento di San Francesco, sede del Comune





Il forte di Santa Caterina


 
Vista del porto e del paese, il canale di ingresso sulla destra.


 SIBIL lo stabilimento  di lavorazione delle balene trasformato in museo ma chiuso per i danni dell'uragano Lorenzo dello scorso anno.



Pozzo e lavatoio




Un IMPERIO   si vede in cima la corona .








Bagnetto nella laguna attrezzata da spiaggia con tanto di doccia







SI RIPARTE.... DOPO AVER PARZIALMENTE RISOLTO UN PICCOLO PROBLEMA



Un blocco nel circuito di alimentazione del gasolio. Si é scoperto dopo che l'ostruzione era prima del prefiltro . Quindi rientro col fiato sospeso e con solo due tanichette da cinque litri collegate direttamente al motore. Per fortuna il vento ci ha assistito e abbiamo fatto solo un'oretta di motore.




Faial in vista



Madalena e Pico al traverso, ci apprestiamo ad attraversare il canale per le ultime miglia.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.