lunedì 20 maggio 2024

40 anni fa', il primo corso di vela ai Glénan di Antonella

 By Angelo

Foto by Antonella

Morgat 19 maggio 2024

48 13.44 N   004 29.78 W

17 maggio 24 ore 06:30

Partenza da Lorient l’ultima ora di marea uscente, direzione l’arcipelago dei Glénan.

Vento poco e ci si aiuta con il motore, il mare fastidioso per la buffata del giorno prima, in piú ci si mette una sottile e insidiosa pioggerella.

Si va' e piano piano le nuvole passano e il sole la fa' da padrone, la giornata diventa davvero oustanding, sole e bambagioni di nuvole in qua e in là.

Intravediamo la torre dell’isola della Cicogna con annesso fortino. È da diverso tempo che ci sogniamo di andare ai Glénan, primo perché io non ci sono mai stato, ma cosa piú importante, Antonella 40 anni fa’ era qui a fare il suo primo corso di vela e tornarci al timone della propria barca deve essere davvero una grande emozione.

Tempo che facciamo l’allineamento per entrare nella baia di Bananec, la giornata è  diventata davvero splendida, una di quelle giornate rare dove il mondo sembra davvero una cosa meravigliosa.

È pieno di gavitelli liberi e gratis, ne prendiamo uno al volo, per fortuna hanno il gancio abbastanza alto e da mezza barca riesco ad infilare l’anello con la cima, ma continuiamo a pensare che dovremmo comprarci un mezzo marinaio attrezzato con gancio e cima per poter prendere il gavitello al volo da prua.

Due fili aglio e olio, mettiamo il dinghy in acqua e con due remate siamo sulla spiaggia.

Una bella passeggiata sul sentiero che porta all’unico bar dell’arcipelago e con due birrette spaparanzati al sole brindiamo ai Glénan e a noi che alla fine siamo riusciti ad arrivarci.

Non mi dilungo sulla spiegazione del posto perché sono sicuro che le foto di Antonella renderanno meglio l’idea di questo paradiso.

Notte tranquilla e senza ondine fetenti a poppa, partiamo di nuovo alle 06:30 con destinazione la baia di Sainte Evette, poco prima dell’entrata di Audierne, marina dove andammo l’anno scorso e se possiamo non vorremmo tornarci.

Siamo al centro di una bassa pressione e quindi il vento latita, o meglio arriva a tratti, si va’ un po’ a vela ma poi bisogna aiutarsi con il motore.

La risacca sempre presente da NW, a tratti con onde belle alte anche se tonde e lunghe.

Arriviamo a Sainte Evette, un molo a protezione da sud e una miriade di gavitelli per lo piú vuoti in questa stagione che anche se siamo quasi a fine maggio è ancora considerata bassa stagione.

Ne prendiamo uno per la notte e poco dopo arriva un gran groppo che per fortuna dura poco.

Dopo il groppo si calma tutto e anche il mare si cheta e cosí sembra la risacca, tutto bene fino a sera, poi di notte ricomincia la risacca fastidiosa con rollio che ci farà soffrire un po’ durante la notte.

La mattina sveglia piú o meno alla stessa ora per fare la tappa su Morgat con il passaggio al non semplice Pointe du Raz .

Calcoliamo le maree e alle 9 a Pointe du Raz comincia la flood che porterà la corrente verso nord.

Considerando 2 ore per arrivare a Pointe du Raz, alle 7 molliamo il gavitello e si va’.

Gli stessi calcoli li hanno fatti anche Exeo con un Allures 40.9 e Yallah con un Ovni 45 che vediamo uscire dal vicino marina, barche che erano partite insieme a noi da Lorient.

Un po’ di cit ciat sul VHF e la destinazione è la stessa per tutti a Morgat.

Il vento ci aiuta e si va’ via di bolina larga fino al capo, poi si entra nel Pointe du Raz e si cambia rotta quindi tutti col vento sul naso e quel fetente di capo, pur con solo 10 nodi da nord che si scontra con la corrente che fila verso nord, fa’ un casino che la metà basta e ci si trova in un maraccio ripido che ci sballotta.

La cosa bella è che passiamo tutti quasi affiancati e c’è la possibilità di fotografarsi l’uno con l’altro.

All’arrivo loro vanno all’ancora proprio fuori dal marina, anche perché sono un po’ grossini per questo piccolo marina. Ogni tanto essere piccoli aiuta .

Noi dopo la scorsa notte a tribolare, preferiamo infilarci nel pontile visitatori e cosí siamo nella città di Monsieur Peugeot, la città vacanza dove venivano ospitati i lavoratori della Peugeot .

                                           

I track da Gijon fino a Lorient




I track da Lorient fino a Morgat passando dai Glénan




17 maggio, partenza da Lorient.

Île de Groix

Arcipelago de Glénan in vista, il faro di Penfret, l'isola piú a est dove c'è una delle basi della scuola dei Glénans dove Antonella fece il primo corso di vela.


Arrivo ai Glénan 40 anni dopo con la nostra barca !!!


Penfret


Penfret



Aereo di miliardario che sorvola Penfret ... a bassissima quota


Video panoramica dell'arcipelago


I gavitelli a nord dell'isola di Bananec collegata all'isola principale di Saint Nicolas da una lingua di sabbia.


Ormeggiati ai gavitelli


Sullo sfondo l'isola Cigogne con il fortino, anche quella base della scuola di vela.

Isola di Saint Nicolas con i recinti delle piante dei narcisi dei Glénan, fiore che cresce solo nell'arcipelago.

Isola di Saint Nicolas, a sinistra la Chambre, l'altro ancoraggio con gavitelli, e il piccolo molo.


l'unico bar dell'arcipelago



 Saint Nicolas, il molo dell'unica isola abitata


île de Bananec sullo sfondo e la lingua di sabbia che la collega a Saint Nicolas


Partenza all'alba dall'arcipelago


Partenza all'alba dall'arcipelago


Partenza all'alba dall'arcipelago



L'île aux Moutons a nord ovest dei Glénan

l'ingresso di Audierne con il faro Raoulic al centro

Il porticciolo di Sainte Evette con il traghetto ormeggiato

Ai gavitelli di Sainte Evette


Verso Pointe du Raz, il faro La Vieille.



L' Ovni 45 con cui siamo partiti da Lorient


Pointe du Raz


Pointe du Raz


Pointe du Raz



Cap de la Chevre, penisola di Crozon

Le grotte tra Cap de la Chevre e Morgat


Il faro di Morgat e le grotte.


la baia di Morgat e il marina dietro le rocce.

Morgat vista dalla scogliere vicino al faro


Morgat vista dalla scogliere vicino al faro



Morgat




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