martedì 14 gennaio 2020

Inverno alle Azzorre


By Antonella

Horta gennaio 2020

In un post precedente avevamo preannunciato che avremmo scritto soprattutto di navigazione, ma siccome Horta è un porto mitico di navigatori  e vivendo noi in barca è quasi come essere in navigazione.
Cercavamo di immaginarci come sarebbe stato l'inverno, pensando alle depressioni che passano da queste parti in questa stagione e noi al sicuro a guardare la tempesta.
Il tempo è molto variabile e come dicono qui, si hanno spesso quattro stagioni in un giorno.
La temperatura non si abbassa molto, ma il vento forte e l’umidità si fanno sentire.
Sono ormai più di quattro mesi che siamo stanziali in barca. Di notte, quando c’è vento forte ci sembra di essere in un ancoraggio nei Canali Cileni, con la barca che si muove e si inclina e le cime che cigolano, tirano e mollano di continuo e il vento che soffia e ulula.
Il paesaggio è sempre out-standing. Il cielo cambia velocemente nello stesso giorno con Pico coperto completamente dalle nuvole per poi riapparire a tratti.
Il marina è popolato da barche stanziali e da barche a vela che fanno grandi navigazioni. Per esempio è passato di qui recentemente il Pen Duick VI degli eredi di Tabarly e il 28 novembre è partito, dopo una lunga attesa, Gery con un 43” di ferro, design Koopman con l’ambizioso progetto di arrivare in Groenlandia facendo rotta prima sui Carabi per poi risalire il Nord America e ritornare alle Azzorre. La barca si chiama Wondering Albatross (http://www.wanderingalbatross.org/) e svolge un’opera di sensibilizzazione per la protezione della fauna  marina e in particolare degli Albatross minacciati dalle reti da pesca. Le Azzorre hanno questo di bello che sono un punto di passaggio della crociera d’altura e di chi naviga seriamente. Ci sentiamo a nostro agio  in mezzo a questa piccola comunità internazionale di navigatori, alcuni che vivono in barca altri che hanno comprato anche casa  come noi. 

A terra, la Camara Municipal (il comune) organizza  sempre molte attività tra cui il Cineclub  e il corso di portoghese alla biblioteca e feste  religiose e meno come ad esempio la gara della zuppa e il festeggiamento del passaggio dell’anno con i fuochi d'artificio davanti al lungomare di Horta e l’offerta di spumante dove ognuno deve portarsi il bicchiere.
Abbiamo salutato insieme a Lilly e Tonino -equipaggio del Magic- il 2019, che è passato anche questo veloce con grandi cambiamenti.
Siamo contenti di essere qui in una dimensione umana con i suoi pregi e i suoi difetti. Pregi di essere in mezzo all'oceano, godersi un paesaggio spettacolare e a terra tutto raggiungibile a piedi. 
Difetti che arriva tutto con la nave o l’aereo  e a volte a tutto con la nave o l'e godersi un paesaggio spettacolare e tutto raggiungibile a piedi. e a volte ci sono ritardi nelle consegne della posta e degli ordini e si fa fatica a trovare cose che altrove sono comuni, ma questo è il prezzo per vivere su un'isola per fortuna ancora non invasa dalla massa turistica e dalla cosiddetta civiltà.
Uno dei grandi piaceri è l'aperitivo a Porto Pim la domenica con i Magic. La compagnia di Lilly e Tonino è veramente piacevole perché condividiamo l'esperienza di un grande viaggio e l'amore per il mare, ma anche il fatto di vivere in barca, anche se per loro è relativamente più comodo perché hanno la barca grande. Porto Pim si sta riprendendo velocemente dai danni dell'Uragano Lorenzo che si è portato via la tettoia del baretto omonimo. 
Sempre a Porto Pim, alla fabbrica della balena, abbiamo partecipato a un evento interessante, la lettura "maratona"  di Moby Dick di H. Melville organizzata da OMA ( Osservatorio Mar Açores ) in contemporanea con altri tre luoghi di balenieri, Terceira, New Bedford sulla costa americana e Capo Verde. La  lettura era un riassunto in portoghese del libro e a me in particolare mi ha fatto rivivere la storia della balena bianca, soprattutto con la suggestiva presenza dello scheletro del capodoglio. 
Qui di seguito i link a un paio di post che avevo scritto sull'argomento. 
http://ovni345.blogspot.com/2015/11/balene.html
http://ovni345.blogspot.com/2015/08/moby-dick-o-whale.html
E' stato  proprio  il primo passaggio da Horta e la fascinazione delle balene che mi ha fatto venire voglia di leggere Moby Dick ed essere qui a leggere nella fabbrica della balena fa sembrare il racconto realtà e conoscere i posti raccontati nei romanzi li fa sembrare più veri. 



















La nave con i container che arriva ogni settimana ... o quasi.







Bellissima foto di Lilly (Daniela Strappaghetti)


Musica tradizionale all'interno del mercato

 Spettacolo natalizio dei picchiatelli al teatro faialense







Porto Pim


 
Quasi voglia di fare il bagno...



 La Fabbrica della Balena







E infine un bel piatto di baccalà su Stranizza!