venerdì 5 ottobre 2018

Da Recife a Trinidad

BY Antonella


La data di partenza da Recife è stata decisa in base al vento più favorevole.
Saremmo potuti partire prima, ma avremmo avuto vento al traverso e quindi abbiamo deciso di aspettare un paio di giorni che il vento girasse da SE e così abbiamo approfittato per fare qualche altro giretto a Recife e visitare il “Paço do Frevo” , vecchio palazzo della compagnia del telegrafo restaurato e dedicato alla danza e musica tipica di Recife, il “Frevo” , danza frenetica nata con il carnevale che trasforma le mosse della capoeira in una danza nei casi più raffinati o in un caotico e frenetico movimento di massa durante le sfilate del carnevale.
La parola frevo deriva infatti da fervir ossia bollire.
La caccia alla Policia Federal e alla Dogana si è trasformata in una passeggiata turistica al porto. L’edificio principale era chiuso per disinfestazione ed avrebbe riaperto la settimana successiva, all’altro imponente edificio della dogana nessuna sapeva esattamente cosa fare con la “ saida do veleiro”  e così chiedendo a destra e a manca con il nostro portoghese stringato all’essenziale siamo arrivati al porto dove abbiamo trovato sia dogana che immigrazione in due ufficetti striminziti ma funzionanti con personale  competente e veloce  che ci toglie dagli impicci e dalle preoccupazioni di dover girare mezzo mondo e spiegarsi in una lingua ostica.
Ci è andata bene per un pelo, se andavamo un giorno più tardi per le pratiche di uscita avremmo trovato tutto chiuso perché il 7 settembre è la festa dell’indipendenza cioè festa nazionale. La festa nazionale ce la siamo ritrovata al nostro arrivo a Trinidad sabato 22 settembre abbiamo dovuto aspettare il martedi 25 per contattare i marina perché il 24 era festa.

La navigazione.
I primi tre giorni alla sopravvivenza, filavamo veloci ma il mare formato e quasi al traverso residuo dell’ Est ci ha messo KO. Al terzo giorno abbiamo cominciato a riprendere lucidità e un po di appetito. Pensavamo nelle migliori previsioni di impiegarci minimo 17 giorni e temevamo l’incrocio con la corrente del Rio delle Amazzoni che quattro anni fa in assenza di vento, risucchiato dalle tempeste tropicali che passavano più a Nord, ci spingeva dove le pareva e ci ha costretto a fare tappa a Saint Laurent du Maroni in Guyana francese.  Invece quello che ci ha tolto il vento è stata la ITCZ ovvero le calme equatoriali con tanto di groppi,  venti variabili e cielo coperto  subito dopo passato il Cabo Orange del confine del Brasile che per fortuna è durata solo due giorni.
La luna è arrivata qualche giorno dopo la partenza e finché il cielo era sereno ce la siamo goduta.
L’errore che facemmo 4 anni fa, fu quello di stare troppo lontani dalla costa e quindi fuori dalla corrente equatoriale che va verso Ovest.

Due giorni prima dell’arrivo previsto inizialmente a Tobago, calcolando l’orario vediamo che arriveremmo di notte. Non sappiamo niente della baia, non sappiamo niente delle pratiche doganali, non abbiamo la google map e non sappiamo soprattutto se ci sono boe e pescatori.
Caronte è legato a prua e a poppa  abbiamo il timone a vento, se vogliamo scendere  a terra dobbiamo scaricarlo e ricaricarlo a prua. Insomma un casino e siamo stanchi, scegliamo quindi di andare diretti a  Chaguaramas, Trinidad che conosciamo bene e andare subito al marina. In realtà le cose non sono subito semplici. Dopo le pratiche di ingresso, chiamiamo Power Boats che risponde dicendo che l’ufficio è chiuso e hanno posto solo al molo d’emergenza  che si rivelerà un inferno il mattino dopo per una risacca fortissima che rischia di rompere  barca e ormeggi e ci fa scappare verso Scotland Bay. Passando accanto a l’isola  Gasparillo troviamo onde enormi  che passano sopra la barca e finalmente la calma a Scotland Bay dove rimaniamo fino a martedì mattina quando dopo un ancoraggio provvisorio a Chaguaramas bay aspettiamo il net sul canale 68 per chiedere il canale del Marina Peake nel caso Power Boats non risponda come succede. Il numero 69 del vhf di Peake lo leggiamo sul cartello, chiamiamo e ci rispondono subito dandoci subito un posto tranquillo al pontile e il travel lift per il giorno dopo. Wow finalmente!
Al sabato vado al mercato di Port of Spain con un trasporto col maxi taxi organizzato da velisti in secco a Power Boats.
Il bellissimo mercato centrale di Port of Spain dove tutto costa pochissimo soprattutto frutta e verdura fresca.




Recife, ultimi controlli prima di partire,
foto in esclusiva  di Stranizza dall'albero ( non avevamo mai fatto prima ).








6 settembre,
...sulla strada del porto alla ricerca degli uffici di dogana e immigrazione per fare l'uscita dal paese.










Ritornati nella Praça do Arsenal per l'ultimo piccolo giro turistico 



Teatro do Mamulengo


interno del Teatro do Mamulengo

Paço do Frevo,
Il palazzo del telegrafo diventato il museo del Frevo


Il bar al piano terra del Paço do Frevo










All'ultimo piano vista sulla città





Tramonto al Cabanga Yate Clube



il mio disegno riassuntivo della rotta Jacaré, Trinidad con sosta in Guyana francese. del 2014


7 settembre 
Partenza da RECIFE


9 settembre, day 2 :  cominciamo a riprenderci 


11 settembre, day 4




12 settembre, passaggio dell'Equatore



12 settembre, day 5  passiamo l'Equatore per la 4° volta!!!!


Omaggio a Nettuno!


12 settembre ,   cielo e mare


12 settembre, il tramonto


13 settembre, day 6  sempre a vela.

14 settembre, day 7   lo stomaco si definitivamente aperto ... la focaccia!

14 settembre, tramonto

15 settembre, day 8  dopo le papaie a merenda ancora 4 manghi. 
Stavolta con la frutta fresca andiamo bene

16 settembre day 9 cielo grigio coperto.


17 settembre, day 10




18 settembre, day 11

...la pizza!!!

19 settembre, day 12. Dopo qualche giorno grigio e senza vento nell'ITCZ,  il cielo si schiarisce.

21 settembre, day 14




22 settembre, Trinidad in vista







bandiera gialla

Ingresso di Scotland Bay

L'isolotto Gasparillo all'ingresso della baia di Chaguaramas

Baia di Chaguaramas e temporale in arrivo



Al molo della dogana ... bagnati fradici


Al molo d'emergenza del Power Boats festeggiamo con  birra e patatine anche se l'ormeggio non ci convince per niente.





All'ancora a Scotland Bay... la plastica arriva puntuale con la marea.






25 settembre, finalmente un posto decente a Peake Yacht in attesa di mettere la barca in secco.

 qui ci sentiamo meno "zingari"

26 settembre, finalmente si ala.



con tanto di sub che controlla le fasce.




qui c'è anche Saudade III 





eccoci qua.





Sabato 29 settembre  
IL MERCATO DI PORT OF SPAIN