giovedì 31 agosto 2017

La paperella galleggia di nuovo

By Angelo
Venerdi' vediamo una finestrella di non pioggia di un paio di giorni a partire da lunedi, via che si va', tra venerdi' e sabato diamo quel po' di primer a coprire la toppa del vecchio tubo di scarico.
Sabato e domenica come al solito pioggia torrenziale...lavoretti all'interno, lunedi' si comincia presto per pulire le fiancate (fortuna che avevo scartavetrato tutto prima di partire) e poi via con la prima mano di antivegetativa...che va' abbastanza agevolmente fino al primo spigolo...ma al secondo in ginocchio e sdraiato nel fango mica tanto piacevole.
Il patto con quelli del marina e' che ci vengano ad imbragare e sollevarci martedi verso le 15:00...io avevo chiesto fin dalla mattina , ma per ragioni di sicurezza...questo e' l'unico travel lift nel raggio di 5/600 miglia siamo slittati alle 15:00, per darci maniera di finire di carteggiare e dare due mani al fondo , rimanere quindi sulle fasce per la notte e andare in acqua alle 8 del mercoledi'...bisogna rispettare le maree, con 6 metri di escursione non ci sono alternative.
Il martedi' mattina abbiamo gia' dato le due mani alle fiancate, poi inaspettatamente si presentano con il travel lift a mezzogiorno.
Pur con un breve temporalino in mezzo alle 17:30 abbiamo terminato tutto, alta marea alle 19:30...loro pero' finiscono di lavorare alle 19...ci mettiamo daccordo per le 18:45 a varare.Per sicurezza controllo con lo scandaglio a mano quanto c'e' nella buca...2.5 mt alle 17:30 ...in un altra ora arriveremo a 3 mt.
Aliamo e spurgo cuffietta asse, il motore che parte subito un po' di gas e siamo fuori dalla buca, dopo 5 minuti finalmente all'ormeggio al pontile galleggiante , non ne potevamo piu' di stare in secca.
Una nota in particolare per i migliori bagni di sempre mai incontrati in un marina da quando navighiamo , degni di un albergo a 5 stelle, singoli con doccia e wc , tantissimo spazio e termosifone con riscaldamento...ci hanno davvero alleviato la permanenza a terra.




Il nuovo scarico posizionato una ventina di cm piu' in alto del vecchio , rattoppato con una piastra di alluminio saldata.




Il lunedi , uno dei rari giorni col solino, facile la pittura al primo spigolo...un po' meno al secondo in basso...nel fango


                                                                        L'arrivo in buca


                                                                   Ultimi ritocchi a pennello



Felici di tornare in acqua


Finalmente la paperella galleggia di nuovo


I favolosi bagni del marina



Il bellissimo box doccia in cristallo


domenica 27 agosto 2017

Certificazione zattera


By Angelo

Dopo 4 anni abbiamo deciso che era venuto tempo di certificare la zattera, di fatto era gia' scaduta l'anno scorso, ma per l'impossibilita' di trovare stazioni che potessero certificarla ce la siamo tenuti come era.
A Puerto Montt, dopo vari giri abbiamo trovato una ditta disposta a aprirla e certificarla, ci hanno permesso di assistere all'apertura al gonfiamento e alla verifica di tutto quello che c'era dentro.
La normativa Cilena per le zattere e' abbastanza restrittiva...ma del resto guardando il territorio in cui si muovono ne hanno tutte le ragioni.Ogni anno devono certificare il tutto, tutto deve stare dentro la zattera , alimenti acqua, razzi ecc...La difficolta' inizia con zattere come la nostra ...piccole e con all'interno un pack minimo senza alimenti e acqua...e non ce neppure lo spazio per mettercele, perche' normalmente teniamo il resto nella grab bag.Dopo varie discussioni e conversazioni, siamo riusciti a fare mettere solo il necessario all'interno e il resto fuori.Ci sono poi dotazioni separate, quelle che vanno all'interno della zattera e quelle per la barca in se', alla fine uno che fa' offshore si deve riempire di razzi che ci puo' fare la festa di Sant Antonio...ma del resto paese che vai usanza che trovi.



La nostra piccola zattera in confronto con le grandi dietro




Tolto il guscio ..non rimane molto





Si rimuove la bombola a Co2 dal dispositivo di sparo


Si stende la zattera


Si gonfia con un compressore per testarne l'integrita'


Si gonfiano i vari scomparti stagni, fino ad elevare il tettuccio





Il minipack presente all'interno 


L'ancora galleggiante


Le fascie sotto per aiutarsi a ruotarla


Cima per raggiungere l'uomo a mare




domenica 20 agosto 2017

Back on Stranizza

36 ore di viaggio cambiando 3 aerei ...si arriva ...ma l'anima tarda a raggiungerci, di colpo dai 40 gradi di Bologna siamo catapultati dentro 8 gradi di freddo, per fortuna c'e' il calore del popolo cileno che ci scalda il cuore in questo fine inverno con la primavera che tarda a venire ...ma arrivera' davvero ?
Passiamo la prima notte in albergo, siamo distrutti e non abbiamo dormito praticamente nulla, la sera con l'ultimo sforzo una cenetta a base di "Milanesa" con una montagna di patatine e una pinta di birra cruda...che meraviglia, il freddo richiede proteine veloci da assimilare.Pensiamo all'indomani a Stranizza, siamo preoccupati, perche' ci dicono che in particolare l'ultimo mese ha fatto un tempo infame, ogni 4/5 giorni burasca da nord con venti a 50/60 nodi e pioggia, pioggia e pioggia a non finire, speriamo che non sia entrata acqua all'interno seno' sarebbe un disastro.
Arriviamo l'indomani ed estreriormente sembra tutto ok, apriamo e a parte un po' di puzzina di sottobosco non troviamo tracce di acqua , temperatura interna 8 gradi, umidita' 94 %.Dovremo lavare tutto quello che c'e' da lavare per non avere l'impressione di avere una coltivazione di funghi in atto.Milioni di lavori ...anche importanti che ci aspettano, si cominciano a fare liste su liste cercando di metterli in ordine di importanza e in ordine per poter mettere la barca in acqua il prima possibile, perche'vivere con la barca in secco con queste temperature, non e' facile...senza contare il fatto del bagno lontano 3/400 mt ....per fortuna bagni da suite imperiale...riscaldati!!!.
Il primo problema e' svuotare le due grosse valigie da 23 kg piene per lo piu' di componenti di ricambio per la barca, per fortuna la dogana cilena al contrario di quelle argentina e uruguaiana e' interessata solo all'importazione di vegetali e semi per paura di sconvolgere il tenue equilibrio naturale, e non gliene frega nulla di filtri , tubi,bulloni e quant'altro.L'altra fortuna e' di avere a disposizione lavatrice e asciugatrice nel marina...marina dove ci siamo praticamente solo noi a vivere in barca, quindi tutto a nostra disposizione.
Per quanto proveremo a fare le cose veloci stimiamo che prima di 20/30 giorni non riusciremo a muoverci da Puerto Montt...speriamo tra una decina di giorni di essere comunque in acqua nel marina.
Oggi si pensa...domani...al lavoro.

BV Angelo