BY Antonella
La data di
partenza da Recife è stata decisa in base al vento più favorevole.
Saremmo potuti
partire prima, ma avremmo avuto vento al traverso e quindi abbiamo deciso di
aspettare un paio di giorni che il vento girasse da SE e così abbiamo approfittato
per fare qualche altro giretto a Recife e visitare il “Paço do Frevo” , vecchio
palazzo della compagnia del telegrafo restaurato e dedicato alla danza e musica
tipica di Recife, il “Frevo” , danza frenetica nata con il carnevale che
trasforma le mosse della capoeira in una danza nei casi più raffinati o in un
caotico e frenetico movimento di massa durante le sfilate del carnevale.
La parola frevo
deriva infatti da fervir ossia
bollire.
La caccia alla
Policia Federal e alla Dogana si è trasformata in una passeggiata turistica al
porto. L’edificio principale era chiuso per disinfestazione ed avrebbe riaperto
la settimana successiva, all’altro imponente edificio della dogana nessuna
sapeva esattamente cosa fare con la “ saida do veleiro” e così chiedendo a destra e a manca con
il nostro portoghese stringato all’essenziale siamo arrivati al porto dove
abbiamo trovato sia dogana che immigrazione in due ufficetti striminziti ma
funzionanti con personale competente e veloce
che ci toglie dagli impicci e dalle preoccupazioni di dover girare mezzo
mondo e spiegarsi in una lingua ostica.
Ci è andata bene
per un pelo, se andavamo un giorno più tardi per le pratiche di uscita avremmo
trovato tutto chiuso perché il 7 settembre è la festa dell’indipendenza cioè
festa nazionale. La festa nazionale ce la siamo ritrovata al nostro arrivo a
Trinidad sabato 22 settembre abbiamo dovuto aspettare il martedi 25 per
contattare i marina perché il 24 era festa.
La navigazione.
I primi tre
giorni alla sopravvivenza, filavamo veloci ma il mare formato e quasi al
traverso residuo dell’ Est ci ha messo KO. Al terzo giorno abbiamo cominciato a
riprendere lucidità e un po di appetito. Pensavamo nelle migliori previsioni di
impiegarci minimo 17 giorni e temevamo l’incrocio con la corrente del Rio delle
Amazzoni che quattro anni fa in assenza di vento, risucchiato dalle tempeste
tropicali che passavano più a Nord, ci spingeva dove le pareva e ci ha
costretto a fare tappa a Saint Laurent du Maroni in Guyana francese. Invece quello che ci ha tolto il vento è
stata la ITCZ ovvero le calme equatoriali con tanto di groppi, venti variabili e cielo coperto subito dopo passato il Cabo Orange del
confine del Brasile che per fortuna è durata solo due giorni.
La luna è
arrivata qualche giorno dopo la partenza e finché il cielo era sereno ce la
siamo goduta.
L’errore che
facemmo 4 anni fa, fu quello di stare troppo lontani dalla costa e quindi fuori
dalla corrente equatoriale che va verso Ovest.
Due giorni prima
dell’arrivo previsto inizialmente a Tobago, calcolando l’orario vediamo che
arriveremmo di notte. Non sappiamo niente della baia, non sappiamo niente delle
pratiche doganali, non abbiamo la google map e non sappiamo soprattutto se ci
sono boe e pescatori.
Caronte è legato
a prua e a poppa abbiamo il timone
a vento, se vogliamo scendere a
terra dobbiamo scaricarlo e ricaricarlo a prua. Insomma un casino e siamo
stanchi, scegliamo quindi di andare diretti a Chaguaramas, Trinidad che conosciamo bene e andare subito al
marina. In realtà le cose non sono subito semplici. Dopo le pratiche di
ingresso, chiamiamo Power Boats che risponde dicendo che l’ufficio è chiuso e
hanno posto solo al molo d’emergenza
che si rivelerà un inferno il mattino dopo per una risacca fortissima
che rischia di rompere barca e
ormeggi e ci fa scappare verso Scotland Bay. Passando accanto a l’isola Gasparillo troviamo onde enormi che passano sopra la barca e finalmente
la calma a Scotland Bay dove rimaniamo fino a martedì mattina quando dopo un
ancoraggio provvisorio a Chaguaramas bay aspettiamo il net sul canale 68 per
chiedere il canale del Marina Peake nel caso Power Boats non risponda come
succede. Il numero 69 del vhf di Peake lo leggiamo sul cartello, chiamiamo e ci
rispondono subito dandoci subito un posto tranquillo al pontile e il travel
lift per il giorno dopo. Wow finalmente!
Al sabato vado al
mercato di Port of Spain con un trasporto col maxi taxi organizzato da velisti
in secco a Power Boats.
Il bellissimo
mercato centrale di Port of Spain dove tutto costa pochissimo soprattutto
frutta e verdura fresca.
foto in esclusiva di Stranizza dall'albero ( non avevamo mai fatto prima ).
6 settembre,
...sulla strada del porto alla ricerca degli uffici di dogana e immigrazione per fare l'uscita dal paese.
Ritornati nella Praça do Arsenal per l'ultimo piccolo giro turistico
Teatro do Mamulengo |
interno del Teatro do Mamulengo
Paço do Frevo,
Il palazzo del telegrafo diventato il museo del Frevo
Il bar al piano terra del Paço do Frevo
All'ultimo piano vista sulla città
Tramonto al Cabanga Yate Clube
il mio disegno riassuntivo della rotta Jacaré, Trinidad con sosta in Guyana francese. del 2014
7 settembre
Partenza da RECIFE
9 settembre, day 2 : cominciamo a riprenderci
11 settembre, day 4
12 settembre, passaggio dell'Equatore
12 settembre, day 5 passiamo l'Equatore per la 4° volta!!!!
Omaggio a Nettuno!
12 settembre , cielo e mare
12 settembre, il tramonto
13 settembre, day 6 sempre a vela.
14 settembre, day 7 lo stomaco si definitivamente aperto ... la focaccia!
14 settembre, tramonto
15 settembre, day 8 dopo le papaie a merenda ancora 4 manghi.
Stavolta con la frutta fresca andiamo bene
16 settembre day 9 cielo grigio coperto.
17 settembre, day 10
18 settembre, day 11
...la pizza!!!
19 settembre, day 12. Dopo qualche giorno grigio e senza vento nell'ITCZ, il cielo si schiarisce.
21 settembre, day 14
22 settembre, Trinidad in vista
bandiera gialla
Ingresso di Scotland Bay
L'isolotto Gasparillo all'ingresso della baia di Chaguaramas
Al molo della dogana ... bagnati fradici
Al molo d'emergenza del Power Boats festeggiamo con birra e patatine anche se l'ormeggio non ci convince per niente.
All'ancora a Scotland Bay... la plastica arriva puntuale con la marea.
25 settembre, finalmente un posto decente a Peake Yacht in attesa di mettere la barca in secco.
qui ci sentiamo meno "zingari"
26 settembre, finalmente si ala.
con tanto di sub che controlla le fasce.
qui c'è anche Saudade III
eccoci qua.
Sabato 29 settembre
IL MERCATO DI PORT OF SPAIN