Malta, 17 luglio
di Antonella,
Disegnare in barca non è sempre facile, non tanto per lo spazio, quanto per la concentrazione e il tempo. La navigazione in Patagonia e Tierra del Fuego è stata impegnativa e a volte ero esausta a volte c'erano troppe cose da fare così ho solo abbozzato qualche idea. Mi ero ripromessa di disegnare le cartoline nel luogo di passaggio, ma spesso è mancata l'ispirazione oppure non ero soddisfatta.
A Malta, dopo essermi ben riposata, la mente si è schiarita e sono riuscita a tirare fuori qualcosa.
Cartolina di Puerto Williams.
In questo caso ho fatto mille schizzi e mille prove non riuscendo a trovare o a vedere cosa e come rappresentare. Poi alla fine a Malta ho scoperto che c'era qualcosa di buono: il Micalvi.
anche se non è tutto Puerto Williams è però il luogo più caratteristico e significativo per noi velisti, e la cartolina era pronta.
Cartolina di Malta
Malta è la nostra casa, ma anche una meta del nostro viaggio, dove comunque siamo arrivati anche con Stranizza. Punto strategico del Mediterraneo, con una storia millenaria e un crogiolo di razze e culture. Per me è un po il sole che ci portiamo dentro e il mare dove possiamo nuotare.
Qui la serie completa delle cartoline.
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martedì 18 luglio 2017
mercoledì 12 luglio 2017
Costruzione Jordan serie drougue cones
Normalmente
vengono chiamate drogue le ancore galleggianti immerse a poppa per facilitare l’allineamento
della poppa alle onde e impedirne il ribaltamento , pur la barca navigando a velocita’ ridotta.
Per ancora
galleggiante si intende normalmente , l’ancora galleggiante che viene immersa a
prua per tenere l’allineamento della prua al mare, immobilizzando la barca .
Per le drogue ci
sono naturalmenete due grandi scuole di pensiero, chi la considera come la
propria assicurazione sulla vita e non esiterebbe a utilizzarla quando se ne
richiede l’utilizzo.
Chi invece non la
utilizerebbe sotto nessuna condizione o circostanza.
Noi apparteniamo
alla prima scuola...nel senso che ora l’abbiamo e alla disperata e se non
rimane altro da provare, la utilizzeremo , come riferimento abbiamo una amica
tedesca che dopo che ha partecipato attivamente alla costruzione della sua
barca di 40 piedi di allumnio ha cominciato a scorrazzare a destra e a manca
del globo macinando migliaia e migliaia di miglia anche ad alte latitudini , e
ha utilizzato le Jordan Drogue diverse volte e ne e’ ben contenta.Questo il link
del suo secondo giro http://services.wlw.winlink.org/maps/positionreports.aspx?callsign=N1QFE
, come primo si era fatta dalle Canarie diretta alla Nuova Zelanda senza scalo.
C’e’ da dire che
i molti che non la utilizerebbero normalmente sono grandi e pesanti barche,infatti a proposito su youtube c'e' un video di "Pelagic" con Skip Novak dove pur essendo andato a Cape Horn per fare un test sulle Jordan per Yachting World , si rifiuta di metterle fuori bordo perche' a sua detta troppo pericolose , va' anche detto che "Pelagic" incontrato a Puerto Williams a dicembre 2016, e' veramente un carro armato che non ha paura di niente , facendo normalmente charter tra l'Antartide e la South Georgia, mentre le Jordan Drogue furono studiate principalmente per barche piccole fino a 45
piedi.
La Jordan serie
drogue nasce da uno studio e un rapporto fatto dalla Coast Guard Americana nel
1987.
Dopo la regata
del Fastnet del 1979 tutto il mondo rimase impressionatao dalla fragilita’ e la
facilita’ di capottamento di piccoli yacht, si comincio’ quindi a studiare il
problema , e come cercare di risolverlo.
I vari test in
vasca che vennero fatti dalla Guard Costa americana http://www.sailrite.com/PDF/DrogueReport.pdf indirizzavano all’uso di una drogue molto
lunga con una serie di coni al traino , in maniera da avere sempre almeno
qualche cono immerso a fare resistenza.
Per evitare di
avere un unica drogue a rimorchio che se per qualche motivo collassasse ecco
perdere tutta l’efficacia del traino.Cosa questa fatta rilevare anche nel test
fatto recentemente da Yachting World https://www.youtube.com/watch?v=t4l3CbgUCU8 mettendo a confronto 7 drougue (anche se si
tratta di un test fatto in mare forza olio)
La Jordan serie
cones viene commercializzata da www.jordanseriesdrogue.com/ con costi molto al di sopra dei mille euro (dipende dal numero di coni).
C’e’ poi la http://www.sailrite.com/Series-Drogue-Cone-Kit-100-Cones che ne commercializza il kit fai da te’,
si comprano i coni gia’ tagliati, le fetucce , il bioadesivo ecc.. ci si arma
di pazienza e si cuciono i 100 e passa coni. Qui il video per la
autocostruzione https://www.youtube.com/watch?v=L23MdzCbx2Y
Io per curiosita’
e...perche’ no anche per risparmiare un po’ , sono partito da zero, comprato 5
metri di dacron da 4 once, ritagliato a mano i 100 e passa coni, acquistato la
fetuccia e con tanta pazienza me li sono cuciti tutti.
Costo finale : 50
euro di dacron, 175 euro di fetuccia , 12 euro di stagnatore cinese per
tagliare la fetuccia , totale 237 euro, a cui naturalmente andra’ aggiunta la
lunga cima del 15 per collegare insieme i coni.
Come macchina da
cucire abbiamo una Toyota Jet Black, che si colloca nella parte alta di
macchine da cucire per casa, quindi non professionale ,sono riuscito a cucirli con il filo del 40, avrei
voluto trovare del 46 e magari del 69, ma la scelta era tra il 40 e il 92..che
provato faceva pero' una gran fatica e si incastrava spesso, alla fine ho usato il
40 con sembra buoni risultati.
Il tempo , non l’ho
calcolato, ma stimo in 4/5 giorni ad un paio di ore al giorno, ma per me e’
stato un divertimento , che mi ha permesso di imparare ad utilizzare la
macchina da cucire mai usata prima in vita mia.
Quando torneremo
alla barca al momento in Cile, colleghero' i coni alla cima e la stivero’ in una
borsa , pronta alla bisogna.
Per la cronaca a
bordo abbiamo gia’una drogue della Sea Brake, e un ancora galleggiante
da prua , per fortuna ancora inutilizzate, speriamo che la nuova aggiunta alla famiglia rimanga per gli anni a venire comodamente stivata nel suo sacco.
BV Angelo
Disegno i coni sul dacron con una dima in cartone
Taglio al "laser" ...a mano.
Taglio delle fetucce con lo stagnatore cinese
Prima si studia il manuale, e poi si cuce.
Il primo cono con fetucce
Il primo cono completo
I 113 coni pronti da essere inseriti nella cima.