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I NOSTRI LIBRI

Il libro di Stranizza: ”Piccola ma onesta verso il Grande Sud”

Salve sono Angelo di  S\Y Stranizza,
insieme a  mia moglie Antonella abbiamo rimesso in ordine gli appunti di questi ultimi 5 anni di navigazione  in Sud America, Patagonia e nelle alte latitudini  e deciso di raggrupparli in un libro.
A parte la stampa, il libro è stato completamente autoprodotto nella parte riguardante correzione bozze, impaginazione, editing e design da Antonella, per non farci “rovinare” il nostro progetto da qualche editore “creativo”.
Quindi abbiamo guardato più alla sostanza  piuttosto che fare un libro commerciale e pieno di fronzoli, ma senza veri contenuti. Insomma un  libro scritto da velisti per un pubblico di velisti e non e per condividere la nostra esperienza in quei luoghi magici.
Libro di 296 pagine in formato A4 con 16 pagine di foto a colori e tante altre in bianco e nero nel testo inframezzato da disegni e vignette satiriche di Antonella.

Dopo aver esaurito le copie stampate a Malta dalla tipografia dei Salesiani, il libro è ora disponibile su Amazon sia in versione cartacea che in versione Kindle ,al seguente link
https://www.amazon.it/s?k=Piccola+ma+onesta+verso+il+Grande+Sud&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss

di seguito in basso una breve lettura tratta dal libro


Riprendendo dal retro copertina :

"Cinque anni di navigazione, più di 32000 miglia navigate, 4 passaggi all’equatore, 4 transatlantiche, burrasche, un uragano alle isole Falkland, venti a 40/50 nodi sotto  bufere di neve, un paio di centinaio di ancoraggi nelle alte latitudini, slalom tra glower dei ghiacciai, freddo, umidità, difficoltà a trovare alimenti freschi, vignette satiriche, foto mozzafiato  tanta avventura, tanta tecnica velistica e  racconti che vi lasceranno senza fiato per la fretta di arrivare a leggere il prossimo capitolo, tutto questo è la nostra avventura vissuta in Patagonia e Terra del Fuoco che abbiamo provato a raccontarvi attraverso questo libro."


  Breve lettura tratta dal libro:

"I grib hanno cannato clamorosamente

Data :29/30 settembre 2017
Ancoraggio : Puerto Pedro / Juan Yates
Posizione : 43 38.3908 S        073 00.6370 W
Miglia oggi : 24 + 36
Ancoraggi fatti : 8
Vento forza : 8
Direzione : Nord
By Angelo

Il 27 avevamo la previsione che ci dava un fronte in arrivo e forza 7 nel golfo di Corcovado, a sorpresa il 28 la previsione ci dava venti forti nella parte est dell'isola di Chiloe'ma venti a 20/25 nodi sul Corcovado.L'intenzione era di attravarsare il golfo da Huildad a Juan Yates con rotta 150 gradi da ovest verso est.Inizialmente pensavamo di passare il venerdi'a Huildad per far passare il brutto tempo…poi con le nuove previsioni ci siamo detti …meglio andare , abbiamo il vento al giardinetto e 20/25 nodi voliamo.Per essere sicuri della nuova previsione la sera abbiamo preso un altra previsione…che confermava la precedente…bene via che si va'.
Sveglia all'alba e disancorato …partiti, all'ancoraggi leggevamo una ventina di nodi, usciti coperti dal ridosso 25/28 …beh normale.Appena usciti dal ridosso e poggiato decisi per 150 . il vento ha cominciato a farsi sentire, 25, 30, 35 da Nord in continua ascesa, il mare a seguire, 40, 45 nodi.Noi solo con un micro fazzolettino di genoa a filare a 7 nodi, ma la rotta per gran lasco cominciava a farsi dura, quando poi abbiamo cominciato a leggere 49/50 …di poppa con la barca che filava a 7 nodi…abbiamo cominciato a preoccuparci seriamente…voleva dire che sotto raffica si raggiungeva quasi 60 nodi.
Tornare indietro…impensabile, risalire sto mare e sto vento, abbiamo pensato inizialmente anche a metterci alla cappa…ma piano piano saremmo derivati verso terra.
A 4 miglia un possibile ancoraggio…ma non con sto tempo, bisogna infilarsi da sud a nord in mezzo ad un gazzabuglio di bassi fondali. L'unica possibilita'e'Puerto Pedro a circa 15 miglia …entrata anche quella da brivido tra uno scoglio affiorante e due scoglietti sott'acqua…per fortuna abbiamo I track dell'andata.
Antonella dopo un piccolo attimo di incertezza si mette al timone mentre io cerco di plottare sulla carta una possibile rotta per Puerto Pedro, se la cava alla grande…anche quando le dico che filiamo a 7 nodi e leggo sullo strumento 50 nodi !!Ora filiamo di poppa piena, siamo in sopravvivenza , la barca con deriva completamente sollevata , se la cava egregiamente.Intorno vediamo la famosa "green water"degli anglosassoni, I frangenti sulla cresta si tingono di un verde smeraldo…bellissimo da vedere ….ma non vorremmo vederli.Ogni tanto un frangente ci arriva sulla poppa…pero'procediamo.Ci alterniamo al timone, perche'e 'veramente stressante dopo un po', si sente anche la forza del vento sulla schiena, il rumore …assordante, se non ci parliamo con la testa vicino , non riusciamo a sentirci
La rotta per entrare a Puerto Pedro fila per 180 gradi fino a passare gli ultimi bassi fondali e infilarsi per 270….che vuol dire esporsi a sto po'po'di roba al traverso…qui'cominciamo a preoccuparci seriamente.
Siamo al momento dell'entrata, togliamo il fazzoletto di genoa e srotoliamo la trinchetta…ma e'troppo, la arrotoliamo a tormentina, controventiamo con la volante di dritta e cominciamo ad esporci a sto Armagedon al traverso.Per un po'va'bene …a parte l'oscillamento, poi sono io al timone quando ci investe un frangente brutto, ci piega interamente …non so quanto mancasse che l'albero tocchi l'acqua…ma di sicuro ci va' vicino, per fortuna non c'e'ne e'un altro dietro…se no'saremmo stesi, entriamo alla grande con tormentina filando a piu'di 5 nodi…poi finalmente andiamo a ridosso.
What a day ?Ancoriamo in dieci metri di fondo, siamo ridossati dal vento e dal mare…ma entra una risacca terribile, prua al vento verso costa e onda al traverso…si fa'fatica anche a stare in piedi, raccolgo le ultime forze e vado a mettere giu'la seconda ancora …la Fortress di poppa , per allineare la prua all'onda.Finalmente si puo'vivere a bordo, siamo esausti sia fisicamente che psicologicamente…uno di quei giorni veramente duri e difficili da superare, facciamo gia'piani per rimanere qua'almeno altri 4 giorni per fare passare I vari fronti in arrivo…ma come a cavallo si deve rimontare subito in sella quando si cade, il giorno dopo ripartiamo per riuscire ad attraversare sto golfo che ci fa'vedere I sorci verdi ogni volta.
Ripartiamo con la previsione di un forza 5 a meta'golfo , ma abbiamo un forza 4 in partenza poi un paio di ore a motore per assenza di vento …ma non di mare lungo, e poi un forza 5 all'arrivo…ma tutto ok…cosa vuoi mai che sia un forza 5 confronto a quello che abbiamo navigato ieri, arriviamo a Juan Yates …una meraviglia…ieri…gia'dimenticato.
Pur col fatto che ci siamo trovati in seri problemi , il fatto che I grib hanno cannato alla grande, alla fine siamo pero'contenti di come abbiamo affrontatato la cosa, di come anche la barca abbia reagito bene …insomma alla fine una grande esperienza di vita da navigatori."


Grazie e Buon Vento dagli “Stranizzi” Angelo e Antonella    

    




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