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domenica 28 maggio 2017

Stranizza in secco



Si aspetta l' alta marea di 6 metri per poter entrare in buca ed alare








Grazie all' acqua fredda la carena non e' messa male, solo un po' di limo, pur con tutto il motore fatto c'e' ancora un po' di antivegetativa sill'elica.





Visto che ci abiteremo in secco per i prossimi 20 giorni, e' una buona idea metterla a livello prima di taccarla.







Appoggiata su due pezzi di legno....un po' troppo bassa, ma non si poteva fare di meglio .Come al solito siamo sempre i piu' piccoli e....i piu bassi.







                                               Scala alla Wanda Osiris, almeno non ci dobbiamo                                                                                    arrampicare su scale instabili




Smontaggio e sostituzione guarnizioni del pistone idraulico del timone.





La connessione dello scarico della marmitta e' sempre piu' corrosa dato anche dal fatto che e' sempre sott'acqua.




                                      A mali estremi, estremi rimedi, facciamo saldare una piastra sul                                             vecchio foro , e sposteremo il nuovo scarico sopra la linea di galleggiamento



                                                   
 Non che sia venuto un superlavoro con la piastra...ma questi i saldatori che si trovano da queste parti, una volta coperta dal primer e dall' antivegetativa andra' un po' meglio...spero.

.


Si comincia a carteggiare con la rotorbitale per poi dare l' antivegetativa a fine inverno , verso meta' agosto, intanto ne approfittiamo per un giro in Europa...in aereo questa volta.
















giovedì 25 maggio 2017

L'INCREDIBILE MAGO O'LEGNA

25 maggio 2017


L'INFATICABILE, INCREDIBILE, INFALLIBILE, INCONTENTABILE 
 MAGO O'LEGNA!








BUON COMPLEANNO ANGELO!!!!


Siamo a Puerto Montt. 
Non siamo in navigazione, però abbiamo raggiunto una meta da tempo pensata. 
Per la riuscita di un progetto, e un GRANDE PROGETTO come questo di navigazione, non basta avere una barca e voglia di navigare. Andare a vela oltre Oceano e in luoghi isolati significa sapersela cavare in tutto, senza bisogno di chiedere troppo aiuto in giro  anche perché  non sempre si trovano le persone competenti in grado di risolvere i problemi. 
Angelo - IL MAGO OLEGNA- oltre che la passione del mare e della vela ha anche una smisurata passione per la meccanica  e la curiosità di un bambino (molto cresciuto) che lo portano a risolvere il 99 per cento dei problemi, dalla radio, al frigo, al motore, alla  stufa, al desalinatore, partendo  quasi da zero e con il coraggio di smontare tutto o quasi per capire come funziona. 
Per me, che di meccanica sono sotto zero, e a volte il mio senso  pratico si perde confondendo magari la destra con la sinistra, non è stato facile essere di fianco  a un uomo molto esigente soprattutto con se stesso, ma ce l'ho messa tutta perché per me andare in barca a vela con annessi e connessi è una magia come sono magie quelle del MAGO O'LEGNA!!!!
E alla fine tra le tante magie mi sono ritrovata anch'io magicamente cambiata ( che quasi non mi riconosco)  con un coraggio che non credevo di avere in situazioni difficili e con tante nuove passioni che sono venute fuori - come la cucina - grazie a impegno e disciplina ma anche una grande fiducia che cerco sempre di ricambiare al massimo. 

 Antonella

sabato 20 maggio 2017

Accessori

Puerto Montt 19 maggio 2017

Di seguito alcuni accessori necessari per navigare da queste parti ,

Cesto sulla dritta con 120 mt di cima galleggiante da 16 mm, di fianco la terza ancora una CQR da 17 kg, ancora di fianco un po' nascosta, la quarta ancora una piccola CQR da 10 kg


Cesto sulla sinistra con altrettanti 120 mt di cima, piu' spezzoni vari alla bisogna.



Parabordi anche maggiorati, molto utili in andana con i pescherecci, di fianco bombola del gas da casa da 10 kg, in alto di lato allo spoiler ...non si vede molto la seconda ancora , una Forteress 23



Legati all' albero due sacchi con cadauno 100 metri di cima galleggiante 


20 mt di cima con boetta (ex bidone della varecchina con sopra sacchetto giallo ) per grippiale collegato all' ancora


Segaccio da rami collegato ad un bastone da tenda da 3 metri per tagliare alghe e kelp in risalita all' ancora


Cimino da collegare al grippiale per recupero veloce dal pozzetto.


Cerate da pescatore da utilizzare per portare  le cime a terra


Stivaloni alti da pescatore per portare le cime a terra


Guanti rinforzati da lavoro per raccogliere le cime


Il nostro windex ci e' stato portato via da una burrasca con sabbia a piu' di 50 nodi in patagonia Argentina. Abbiamo quindi assoldato un falco come indicatore...il lavoro non gli e' piaciuto e dopo poco ci ha mollato,



Senza falco all' albero abbiamo dovuto costruirci il windex con materiale di risulta, ha fatto il suo sporco lavoro da Puerto Williams a Puerto Montt.

martedì 16 maggio 2017

LE FOTO !! parte 2. da Puerto Aguirre a Puerto Montt.

 di Antonella 

Le foto che seguono arrivano fino all' ormeggio a Puerto Montt . 

Da Puerto Aguirre rimanevano pochi ancoraggi rispetto a quelli fatti e arrivati nelle isole Guaitecas grazie a una  successione di alte pressioni e con la buona media di miglia giornaliere,  pensavamo che mancava poco.
Ma non avevamo considerato la fine della stagione, l'avvicinarsi dell'inverno e la personalità severa di Boca del Guafo e relativo Golfo di Corcovado che, come dicono i portolani, pur essendo lungo solo una ventina di miglia, non è da sottovalutare.
Anche qui dal Pacifico il fondo cala bruscamente e la corrente di marea con conseguente dislivello diventa più forte per la grande quantità di acqua che entra e esce tramite i due stretti passaggi di Boca del Guafo a Sud e Canale Chacao a Nord dell' Isola di Chiloè.  Risultato,  sulle coste  orientali di Chiloè, Golfo di Ancud e Corcovado il dislivello tra alta e bassa marea va dai 5 ai 6 metri con conseguenti flussi di corrente da considerare nei canali tra isole e isolette.
E così ci siamo  ritrovati a  pochi passi dalla meta a dover rimanere fermi in ancoraggi poco protetti con una successione di brutte perturbazioni che ci ha un po avvilito.
Anche la piccola finestra che ci ha permesso di attraversare " il Golfo" si è conclusa con pioggia, vento e mare contro e con un ancoraggio scomodo che ci ha messo il morale a terra.
Inutile dire che appena il tempo si è ristabilito non ci è passato neanche per l'anticamera del cervello di fermarci a visitare i paeselli ameni e nonostante stessimo perdendo l'uso delle gambe  abbiamo tirato fino a Puerto Mont. Questo sforzo ci ha regalato una magnifica giornata di navigazione a vela con vento al lasco, sole e cielo sereno che ci ha permesso di tagliare il golfo di Ancud con una  tratta di 40 miglia da Isla Mapuche a Estero Chope e arrivare a 22 miglia da Puerto Montt  risollevandoci il morale.
La scelta di pedalare si è rilevata vincente anche perché dal nostro arrivo si stanno succedendo una serie di basse pressioni con vento forte che ci avrebbero bloccato a lungo se ci fossimo fermati.

La difficoltà di navigare in queste acque non è data solo dall'isolamento, ma anche dalla mancanza di dati su correnti, maree e spesso anche fondali più l'imprecisione delle carte nautiche anche cilene, per cui la maggioranza di informazioni vengono oltre che dai portolani (due), anche da altre barche  a vela che sono passate e che in molti  casi hanno dato il nome a calette e ancoraggi. Inoltre la navigazione di una barca a vela non segue le stesse regole di quella delle navi e dei canali commerciali come per esempio il Canale Moraleda dove vento e corrente possono rendere la navigazione di un piccolo yacht difficile e quindi si scelgono canali secondari  non  scandagliati  dove si risente meno vento e mare, facendo molta attenzione ai fondali agli scogli e alle  correnti. Vedi qui la scelta di seguire i canali Perez Sur e Norte paralleli a Ovest del principale Moraleda.
Anche la scelta degli ancoraggi richiede molta attenzione perché nonostante venga indicato "protetto da tutti i venti " non   bisogna mai fidarsi ciecamente e bisogna controllare il meteo, la conformazione geografica  le raffiche catabatiche (Rachas) e le possibili correnti, cercando il più possibile di assicurare la barca con cime a terra ( a volte 3 o anche 4).
Sicuramente si impara tantissimo navigando in queste acque, godendo di spettacoli naturali incredibili e della vista ravvicinata di tanti animali nel loro habitat, ma bisogna stare sempre all'erta, non ci si può rilassare, e alla fine si è stanchi e si ha voglia di un po di confort.

Detto questo, il paesaggio è molto vario e  già dalla fine del Canale Messier prima di entrare nel Golfo di Penas i profili delle montagne si addolciscono e la vegetazione  è più rigogliosa, lasciando alti picchi e ghiacciai nella parte a Est.
Quando si arriva lungo le coste dell'isola di Chiloè, dopo il lungo isolamento ,  si è sorpresi dalla densità di insediamenti umani, case , villaggi , salmonere  e traffico di navi, piccoli cargo e pescherecci.  A Mechuque, ancorati davanti al paese sembrava di essere in mezzo a un'incrocio stradale con barche   e barchine che sfrecciavano in ogni direzione.
Sorprende anche il paesaggio di colline basse e villaggi colorati con le case su palafitte e le caratteristiche chiese di legno simbolo di Chiloè dichiarate dall' Unesco patrimonio dell'umanità che ci siamo gustati navigando, senza la fatica di scendere  a terra, anche perché ormeggi e ancoraggi  non sono così sicuri da poter lasciare la barca e andarsene in giro.


Canal Perez  Sur


Paso Estrecho
I gorghi!!!!!



Passato paso Estrecho!



Davanti a  noi il Canale SKORPIO !!!!!!!


Passato anche questo !


Verso Caleta Valverde  un incontro inusuale ....




Ancoraggio a Caleta Valverde



Le bacche misteriose


Le  alte montagne a Est ,   Monte Melimoyu ?


Il passaggio delle navi sul canale principale da Caleta Valverde.



Partenza da Caleta Valverde



Iniziano  a vedersi sempre più salmonere ad ogni angolo 


Puerto Melinka 



Golfo Corcovado  in direzione di Boca  Chica , Isla Canelo,  l'isola che non c'è sulle carte Navionics


Sempre l'isola che non c'è....


Boca Chica , la punta - che dovrebbe proteggere dal mare- con su  la piccola Cappella e il cimitero con le spoglie dei naufraghi e del piccolo Augustin Manado  la cui anima protegge i pescatori....





finalmente riesco a fotografare un cormorano abbastanza da vicino prima che si immerga.







bassa marea a Boca Chica , le cime lasciate dai pescatori




Caleta Momia, arcobaleno dopo la tempesta di lunedi 1° maggio .



un giorno di tregua a Caleta Momia , si intravede la cima legata a prua



..... e quella a poppa

Caleta Momia lato Ovest







4 maggio 
ho rimesso questa foto perchè è l'unica fatta durante l'attraversamento del Golfo di Corcovado nell'ultimo tratto quando abbiamo dovuto bordeggiare sotto la pioggia.
Un po' per lo sballottamento e un po per la tensione non avevo voglia di fare foto. 
L'unica cosa eccezionale di quel momento duro, un branco di delfini che saltavano in modo acrobatico contro le onde, un vero spettacolo, ma eravamo troppo impegnati con il timone e la rotta per riuscire a fotografarli.


CHILOE' e dintorni


    salmonera


Le colline di Chiloè



Isla di Chiloè   Estero Huildad









Il pane fatto in barca
E' finito il pane comprato a Puerto Aguirre  e il Mago Olegna compie uno dei suoi prodigi
( stavolta fatto accuratamente lievitare vicino alla stufa).


si riparte...




i pinguini sono anche qua!


Passaggio sotto il cavo che si intravede appena  segnato dai puntini  nel cielo a sinistra




nuvole e temporali di passaggio



 .... e poi l'arcobaleno


 On the road again !!!!!




Estero Pindo,  Isla Quehui


 








  Si fa gasolio per l'indomani.





la luna a Estero Pindo




Al mattino alla partenza da Pindo,  delfini e lobos ci vengono a salutare



 Dall' Estero Pindo riprendiamo il canale Dalcahue tra Chiloè e l'isola Corcovado.

 il villaggio di Dalcahue



sull'altra riva   del canale Dalcahue




 il villaggio di Teluen  Una delle tante famose chiese di legno di Chiloè


 Pellicani


arrivo a Mechuque , si ammaina la randa prima di entrare


Isla Mechuque



 .... Partenza da Mechuque  vista dei vulcani sulla costa Est del Golfo di Ancud







9 maggio da Mechuque a Chope, una giornata magnifica con  sole e vento al lasco !!

 Le onde una volta tanto ci spingono




 Estero Chope, Isla Puluqui,  le salmonere e coltivazioni di mitili all'ingresso

arrivo all'ancoraggio



 Estero Chope  noi all'ancora e il traghetto che manovra intorno



il dinghy del traghetto


 Estero Chope,  il traghetto che passa mattina e sera  che va a Calbuco


Alta Marea e ...
 .......    Bassa Marea a Estero Chope


 Calbuco, cittadina più antica di Puerto Montt.



 Salmonere e allevamenti di mitili a perdita d'occhio e ovunque



Passo Teutil, le onde alte del basso fondale, tutto intorno il mare è un olio.


 .... la bellezza e...



 la bruttezza




Don Arturo  passa e ci saluta


 Canale Tenglo,  Seno Reloncavi  l'ingresso  a Puerto Montt.



 L'immancabile leone marino



 finalmente ormeggiati a pontili galleggianti con fingers!!!!!!


La sede del Club Deportes Nauticos Reloncavi


Chimango,  piccolo rapace  molto comune in  queste regioni

Al mercato di Puerto Montt vendevano queste bacche che avevamo visto a Caleta Valverde  ma non sapevamo che erano commestibili . Le chiamano Murta.