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I NOSTRI LIBRI

venerdì 29 gennaio 2016

Salvador, Vitoria , Cabo Frio, Rio de Janeiro.

Scritto da Antonella

.... Ripartiamo da Salvador .....
Durante la traversata, mentre passavamo tra Capo Verde e la costa africana ho sentito dal notiziario della Radio Francese Internazionale che il Brasile era in crisi economica anche a causa dello scandalo della corruzione della PetroBras la compagnia petrolifera nazionale.

Mi chiedevo in che modo questo avrebbe potuto influire sul nostro soggiorno. In realtà ben poco, ma sapere della situazione economica aiuta meglio a capire un paese al di la dei  luoghi comuni turistici. 

Le immagini che seguono, seguono  il nostro percorso e non " quello indicato dalle guide turistiche o che la gente si aspetta che tu veda".

Così quando siamo usciti dal Marina di Salvador  per andare in città - prima di tutto a fare le pratiche di ingresso-  ho visto questo bel manifesto .

Aggiungo anche qualche informazione folcloristica.
Il secondo giovedì dell'anno si svolge a Salvador una processione che va dalla Chiesa della Concezione alla Chiesa di Bonfim dove dei nastrini colorati vengono benedetti e si dice che facendo tre nodi, ed esprimendo un desiderio per ogni nodo  questi si avvereranno quando si scioglie il nodo.

I nastrini colorati sono dappertutto anche nei parabrezza dei taxisti , ma soprattutto nelle magliette e nelle borse.

Al Bahia Marina, abbiamo fatto degli incontri interessanti, e combinazione dei residenti maltesi  Linda e Chris, che  vedendo la nostra bandiera e Valletta scritto a poppa ci hanno subito contattato. 
Loro sono arrivati con una super barca, un Amel 64 piedi,  diretti a Cape Town !!!!!!   
Ci siamo reciprocamente invitati   noncuranti delle differenze di dimensione, e ci siamo trovati a chiaccherare di Malta scoprendo conoscenze comuni.

Siamo partiti da Salvador ancora stanchi della traversata e ci sognavamo una baietta tranquilla, ma il vento ha girato e ci siamo ritrovati a Vitoria.

L'arrivo a Vitoria è stato per l'ennesima volta   con un cielo grigio e piovoso.

Lo scenario bellissimo, una baia enorme con tante isolette, ma è pur sempre una città, e non abbiamo potuto evitare il solito giro , in parte a vuoto, per via che quelli della Policia Federale non avevano idea  di cosa fare. In compenso ci siamo gustati il churrasco (carne alla griglia) con una montagna di patatine e una bella birra fresca, in un ristorantino all'aperto. 
In Brasile, man mano che si scende a Sud  si vede meno povertà.
Vitoria è un grande centro industriale dove arrivano le navi per caricare i minerali provenienti dall'interno del paese. Una delle città più ricche del Brasile.

Partendo da Vitoria abbiamo  deciso che non potevamo arrivare subito in un'altra grande città come Rio de Janeiro e abbiamo quindi scelto accuratamente un ancoraggio ben protetto e lontano da ogni centro urbano. 
Al nostro arrivo, Ensenada do Forno, nella baia dietro l'Isola di Cabo Frio, ci è sembrata un paradiso. 
Quindi bagnetto, pranzo e catapultati a letto. Svegliati di soprassalto da un casino infernale di barche e turisti locali. Al primo acquazzone sono spariti tutti  e noi abbiamo ritrovato il paradiso. 

Da Cabo Frio ultime 60 miglia per la mitica e tanto agognata e sognata Rio de Janeiro. Agognata e sognata perché arrivarci vuol dire essere già a metà Brasile e poi avevamo una serie di appuntamenti mancati lo scorso anno. 

Finalmente l'arrivo a Rio con il sole; il primo porto brasiliano dove arriviamo con il cielo sereno. 
Arrivare dal mare e vedere le alture che si vedono di solito in fotografia è stata una grande emozione. 

RIO DE JANEIRO è veramente "GRAANGI" ( grande in portoghese- brasiliano) ed è in un luogo immenso, la baia di Guanabara che non si vede la fine.  Tutto al suo interno è in movimento, aeri, navi, traghetti,barche a vela, motoscafi ,barchette,  windsurf, uccelli, formiche che si spostano con foglie immense,  una moltitudine di persone che si sposta , biciclette , moto, autobus, taxi, sottomarini, etc etc . 
Ma anche casette coloniali, le favelas arrampicate sui versanti delle colline dietro ai grattacieli. 
Se in Europa e nell'emisfero nord le colline ospitano i quartieri residenziali a Rio ci sono le baracche.

Migliaia di persone, impiegati, operai , mendicanti, venditori ambulanti, turisti, poliziotti, ladri... etc etc. 
Rio ciudade maravilhosa, dicono tutti, ma secondo me anche un po' inquietante.
Camminando per le Avenidas del centro con questi edifici enormi e incombenti o anche abbandonati non ho potuto fare a meno di pensare al film di Terry Gillian, " Brazil". 

Ci siamo ormeggiati al Clube Naval Charitas a Niteroi sulla riva est della baia di Guanabara. Un  posto tranquillo dal quale bisogna prendere il traghetto per attraversare la baia e raggiungere il centro di Rio. 
Il traghetto arriva alla stazione dei traghetti che da su Praça XV (Novembro) e si è praticamente in centro a Rio. 

Anche qui le pratiche di ingresso ci hanno preso ben due giornate, e tanta strada a piedi per raggiungere la Policia Federale  nella zona del porto, a causa dei grandi lavori di ristrutturazione. 

L'ufficio è ben nascosto in uno degli immensi spazi dei vecchi magazzini del porto ristrutturati e ci è toccato passare in mezzo alle file di turisti scaricati a centinaia da enormi navi crociera. 

Il giro al Corcovado ci ha permesso di avere una super vista panoramica dall'alto di tutta  la città e della baia. Ci siamo arrivati in autobus  e possiamo confermare la guida molto sportiva degli autisti.

Di ritorno dalla Policia Federale ci siamo fermati alla posta centrale per spedire le cartoline . Un vecchio edificio enorme, con le solite guardie all'ingresso e una impiegata alla scrivania a sinistra dell'entrata con un barattolo di vetro per la colla che ha meticolosamente e lentamente pennellato uno per uno la ventina di francobolli . 

Per riprenderci dall'incubo burocratico ci siamo fermati in un ristorantino dietro a Praça XV , dove   memori del menu di Vitoria abbiamo ordinato la Moqueca ai gamberi , serviti da un simpatico cameriere dai tratti indio - quando gli abbiamo chiesto se era brasiliano lui ha risposto ... - Cearà- (stato del nord Est del Brasile con capitale Fortaleza). 
Nel pomeriggio, incontro al bellissimo giardino botanico con l'amico di Angelo ed ex collega di lavoro francese che vive qui. Incontro che aspettavamo dal 2014. 

Siamo tornati in barca stanchi morti. 

Dopo questa indigestione di folla e civiltà ci sogniamo baie tranquille e deserte e faremo di tutto per evitare le GRANDI città.





" Che nel 2016  la crisi diventi acqua passata"
Manifesto  di auguri del Bahia Marina davanti all'ingresso.



La chiesa della Concezione e l'ascensore Lacerda sullo sfondo 

Il mix di edifici moderni, antichi, in rovina .

Spiaggia vicino al porto

l colori accesi delle rigogliose piante all'ingresso di Bahia Marina

Le omnipresenti garzette  nonostante l'acqua sporchissima

Con Linda e Chris di Amadou su Stranizza


Amadou, l'Amel di 64 piedi !!!



La dinette di Amadou come un lounge di lusso.




Salvador. Il porticciolo dei pescatori.





Salvador, il nostro bar preferito di fianco all'ingresso dell' ascensore Lacerda

venditore di cappelli rasta con tanto di treccine davanti al Mercado Modelo

Mercado Modelo con Bahiane in costume che leggono la mano





13 gennaio Si parte da Salvador!!!!



Il farol da Barra







Vitoria, Espirito Santo ,
Yate Clube 



Dietro lo yate Clube c'è un ancoraggio ma è sconsigliato per via del pericolo di assalti.



In partenza da Vitoria

Il 29 piedi dei due brasiliani dietro di noi nel canale di uscita



Vila Velha  dietro le navi all'ancora







Arraial do Cabo Frio, Ensenada do Forno al nostro arrivo alle 8 di mattina 






Arraial do Cabo Frio 



Ensenada do Forno alle 14 ....




Ensenada do Forno dopo un temporale.....







Cabo Frio

le ondone all'uscita della baia

Cabo Frio si allontana



Arrivo a Rio de Janeiro






Il Pan di Zucchero in vista


Il Pan di Zucchero

Il Cristo Redentore sul Corcovado



Nella Baia di Guanabara

Tramonto a Niteroi


Rio de Janeiro  Niteroi  Luna piena del 23 gennaio 

Niteroi,  Clube Naval Charitas , Stranizza in testata al pontile 







Il traghetto Niteroi Rio  e viceversa

Uscita dal traghetto


Paço imperial



Grandi lavori  in preparazione delle Olimpiadi

Praça Mauà, in cammino verso la Policia Federal



Ciudade Olimpica...

L'Avenida che costeggia il Porto , lavori per il progetto Porto Maravilha



I vecchi magazzini del porto e le navi da Crociera


L'arrivo lato turisti.

Magazzini del Porto, Alla ricerca dell'ufficio della Policia Federale





Centro culturale del Banco do Brasil con i manifesti dell' esposizione di Zeitung arte di Berlino 

Estaciao Barcas - il terminal nautico dove si prende il traghetto in Praça XV Novembro,
la piazza dove è stata dichiarata l'indipendenza del Brasile e la liberazione degli schiavi nel 1888. 


Niteroi, vista del Clube Navale dai vetri oscurati del Traghetto

Vista di Niteroi dal traghetto, si intravede il nuovo Museo di Arte Contemporanea,
( la costruzione rotonda)






I bagni pubblici allestiti per il Carnevale

Museo delle Belle Arti con manifesto di S. Sebastiano ( patrono di Rio de Janeiro)

Edifici Neoclassici nelle vie del centro





Venditori e fattorini per le vie del centro.



Visita al Cristo Redentore con trenino.


La stazione del Corcovado

Bagno di folla e di.... sudore sul trenino.

La cremagliera 

Vista dal Trenino



... In cima al Corcovado



L'ingresso della baia di Guanabara, Il Pan di zucchero e la spiaggia di Copacabana

Lagoa, e la spiaggia di Ipanema



Verso la baia di Guanabara



La foresta pluviale atlantica del Parco di Tijuca  dal trenino 

Niteroi


La spiaggia  al pomeriggio

Al mattino. In cammino dal Clube al traghetto