29-sett-15
Da Calheta to
Funchal
Piccolo
trasferimento per riparazioni.
Calheta e’ uno di
quei posti assurdi dove hanno costruito un paio di mega alberghi e per “contorno”
hanno costruito anche un marina, sbagliando clamorosamente il calcolo delle
correnti e della risacca.Risultato..anche in giornate super super calmissime
all’interno c’e’ una risacca enorme, se poi ci si aggiunge che le uniche cose
che ci sono sono 4 ristoranti e un bar piu’ i due mega hotel a cui con opere
imponenti di protezione con massicciate con cui ci si poteva costruire altri
due marine, hanno poi acquistato sabbia dal Marocco e trasportata per poter
creare due finte spiagge per sti panzoni di turisti.Naturalmente gli alberghi
funzionano...il marina ormai in disuso e a parte qualche local col suo
motoscafino da pesca non c’e’ molto altro.Noi l’avevamo scelta per via dell’avaria
all’invertitore.Poco dopo rendendoci conto della situazione, decidiamo di
muoverci su Funchal ma...a detta di tutti e di tutti i portolani c’e’ un
piccolissimo marina strapieno di local e pochissimi posti per il
transito.Decidiamo di non telefonare ma di prendere il bus per andarci a
parlare personalmente di persona...abbiamo visto che fa’ una gran
diferenza.Calheta a Funchal sono 14 miglia via mare...stimiamo una ventina di
chilometri via bus. Alla mattina prendiamo il bus e gia’ al pagamento 9.40 euro
per due mi sembra che qualcosa non torni...mi sembra alto come prezzo per una
mezzoretta di autobus.Di fatto fara’ tutto l’interno di Madeira, tra precipizi
e burroni da terrore arriveremo dopo due ore a Funchal...orecchie tappate e
testa che ruota.Andiamo diretti al marina...dove dopo varie rappresentazioni
riusciamo in qualche maniera a farci assegnare un pezzo di pontile galleggiante
con ormeggio all’inglese , grazie anche alla deriva mobile...non scordiamoci
che qua’ ci sono gia’ 2.6 metri di escursione di marea.Decidiamo di tornare al
piu’ presto alla barca per prepararci per l’indomani ed essere a Funchal il
prima possibile...prima che cambino idea.Altre due ore di luna park tra i monti
e ciliegina...quell autobus non arriva fino a Calheta ma solo fino a
Estrela...di li’ ci sciroppiamo 3 km in discesa al 20% che arriviamo giu’ con i
polpacci doloranti.
Il 29 , sveglia
alle 5, partenza alle 5:40 , passiamo ancora tra il tunnel della paura...ma c’e’
ancora la luna e ormai conosciamo la bestia.Vento non ce ne e’, siamo ridossati
dall’isola, ma comunque saremmo andati comunque a motore, perche’ anche se ho
delle ipotesi non ho ancora individuato esattamente la perdita nell’invertitore.Continuo
a monitorare per le perdite di olio, finche becco la perdita, si nascondeva
dietro il leverismo e gocciolava un po’ distante dal corpo.
Arriviamo a
Funchal alle 10:00, via radio ci pilotano al nostro posticino che ci attendeva
bello libero.Dopo le varie pratiche, svuoto l’invertitore dall’olio e smonto il
cilindro del leverismo, smontarlo e’ facile come estrarre l’o-ring, ma per
togliere la guarnizione vera e propria sono
madonne, due cacciaviti spuntati...di cui uno infilato in una mano...ma alla
fine vincono sempre i migliori.Questa mattina subito alla Volvo...qua’ a due
passi con un magazzino immenso, dicono che in un paio di giorni ci trovano le
guarnizioni, speregna. Nel frattempo abbiamo contattato Turbinio (non ho idea
da dove derivi sto nome) per alcuni cioppini su i teli e il taglio di un
cuscino, grazie a lui contattiamo anche Sergio per fare la protezione sul ponte
in inox dell’uscita del camino della stufa, insomma mica ci rilassiamo.La citta’ si
presenta bellissima, siamo estasiati dalle isole Portoghesi in Atlantico ,sono
veramente una meraviglia...cosi’ come lo e’ il vino portoghese.
Nei prossimi
giorni faremo in po’ o turisti e un po’ i meccanici ...forse piu’ i secondi che
i primi.
Il cilindro del leverismo smontato , pronto per le nuove guarnizioni.